Arrestato in classe per spaccio di hashish

Arrestato in classe per spaccio di hashish

Michele Perla

da Magenta (Milano)

Uno studente di 17 anni, che frequenta un istituto superiore del milanese, è stato arrestato dai carabinieri a scuola, accusato di rifornire di hashish i suoi compagni. Il giovane è finito in manette sotto gli occhi increduli di molti compagni e professori. Gli uomini dell’Arma lo hanno prelevato durante una normale giornata scolastica, dopo aver raccolto a suo carico prove incontrovertibili. Secondo gli investigatori infatti, la base dello spaccio era proprio un giardino a ridosso della scuola, dove lo studente nascondeva la sostanza stupefacente. È successo l’altra mattina in un comune vicino Magenta, in provincia di Milano. Da qualche tempo i carabinieri della compagnia di Abbiategrasso tenevano d’occhio gli istituti scolastici della zona. Sapevano, anche grazie alle segnalazioni raccolte direttamente dalle famiglie, che diversi giovani acquistavano “fumo” dai compagni. Per un paio di settimane gli investigatori hanno tenuto d’occhio le scuole più a rischio; poi hanno concentrato la loro attenzione addosso a diversi studenti dal comportamento equivoco.
Uno di loro, un ragazzo di Magenta, diciassette anni appena compiuti, è balzato in testa alla lista. E così i militari lo hanno pedinato per studiarne movimenti e frequentazioni. Hanno accertato che si concedeva lussi superiori a quelli della sua età. Hanno cercato di capire chi lo rifornisse, ma soprattutto chi fosse la sua clientela. Le indagini hanno portato a concludere che insieme al ruolo di studente mediocre, svolgeva quello di fornitore di spinelli ai ragazzi della sua età, che frequentavano la sua stessa scuola. Così l’altra mattina hanno deciso di entrare in azione per coglierlo con le mani nel sacco. Il blitz è scattato verso le 11.30. Alcuni carabinieri in borghese hanno varcato la soglia dell’istituto scolastico frequentato dal giovane sospettato, che è stato portato fuori dall’aula dove stava seguendo le lezioni.
Il minorenne è stato perquisito e nella tasca dei suoi pantaloni gli investigatori hanno trovato un pacchetto di sigarette dove erano stati nascosti 15 grammi di droga. Una quantità che, se non fosse stato per i sospetti e gli accertamenti svolti a suo carico, poteva anche passare per uso personale. Ma gli uomini dell’Arma sapevano che avrebbero trovato dell’altro. In precedenza infatti a loro non era sfuggito l’andirivieni che il giovane faceva dalla scuola alla siepe di un giardino a ridosso dell’istituto. Era lì che alcuni suoi compagni facevano shopping, ed era anche il luogo dove il minorenne, per precauzione, nascondeva lo stupefacente. Ispezionata la zona è infatti saltato fuori un secondo pacchetto di sigarette, senza “bionde” ma con un’altra quarantina di grammi di hashish. A questo punto nei suoi confronti è scattata l’accusa di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. E dopo le formalità di rito, il giovane prelevato a scuola è stato subito trasferito al carcere minorile “Cesare Beccaria” di Milano, in attesa di essere ascoltato dal magistrato.

Ad assistere stupiti alle fasi dell’arresto c’erano molti suoi compagni. Con loro anche diversi insegnanti, i quali pare fossero all’oscuro dell’attività illegale svolta dall’allievo. Un paio di anni fa accadde un episodio analogo in un liceo di Rho, a pochi chilometri di distanza.

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