Madrid - Javier Lopez Pena, alias "Thierry", considerato il capo politico dell’Eta e arrestato ieri a Bordeaux (sud-ovest della Francia), è "caduto nella trappola" a causa della sua compagna, l’avvocato Yolanda Molina, che era sotto stretta sorveglianza. Lo rivela oggi il quotidiano portoghese Publico.
L'arresto a Bordeaux Il presunto capo politico dell’Eta è stato arrestato ieri sera vicino nel sud-ovest della Francia con tre altri membri dell’apparato politico dell’organizzazione separatista basca. Le tre altre persone catturate nel corso dell’operazione delle forze dell’ordine franco-spagnole sono Ainhoa Zaeta Mendiondo, Igor Suberbiola e Jon Salaberr¡a. L’operazione era diretta contro la struttura politica dell’Eta, secondo quanto affermato dalle fonti e dagli inviati della tv pubblica spagnola (Tve) presenti sui luoghi della cattura dei quattro.
L'attentato del 2006 Il ministero dell’Interno spagnolo ritiene Thierry uno dei responsabili dell’attentato del dicembre 2006 all’aeroporto di Madrid, che causò due morti, con cui l’Eta aveva di fatto rotto la tregua permanente decretata nel marzo dello stesso anno. Javier Lopez Pena era latitante dal 1983. Secondo i media spagnoli avrebbe partecipato ai negoziati, falliti, del 2006 tra l’Eta e il governo socialista spagnolo di Josè Luis Rodriguez Zapatero, e sarebbe uno dei responsabili della rottura della tregua da parte dell’organizzazione clandestina.
Il capo politico dell'Eta Thierry sarebbe succeduto alla guida dell’ala politica dell’Eta a Josè Antonio Urrutikoetxea alias ’Josu Ternerà, insieme al quale - e ad Aitzol Iriondo, alias ’Gurbitz’ - farebbe parte della direzione collegiale della struttura militare dell’organizzazione. Ainhoa Ozaeta, sarebbe la donna che aveva letto il comunicato dell’Eta che annunciava ufficialmente la fine della tregua, nel giugno 2007. Jon Salabarria è un ex deputato regionale basco di Batasuna, il braccio politico, fuorilegge, dell’Eta, entrato in clandestinità mentre era nel mirino di procedimenti giudiziari per finanziamento dell’organizzazione. Gli arresti sono giunti dopo che l’Eta ha compiuto nell’arco di una settimana due attentati con autobomba nel Paese Basco, in uno dei quali - mercoledì scorso contro la caserma della Guardia Civil a Legutiano - ha perso la vita un militare e quattro altri sono rimasti feriti.
Dopo la rottura ufficiale della tregua, all’inizio dell’estate 2007, l’organizzazione clandestina ha compiuto una ventina di attentati, con un bilancio totale di tre morti. L’ultima vittima è un ex consigliere municipale socialista, Isaias Carrasco, ucciso a sangue freddo a colpi d’arma da fuoco a Mondragon il 7 marzo scorso, due giorni prima delle elezioni legislative spagnole.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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