Roma - Lo battezzarono la "belva della Marsica" per la sua ferocia. Era l’inverno del 1986 quando fu arrestato per aver violentato e
ucciso Marina Cairoli, studentessa di Avezzano, mentre si era
appartata in auto con il fidanzato, Antonio Torelli.
Violenza, sequestro e atti di libidine Oltre a quel
crimine, una sfilza di altri terribili delitti, tra cui violenza privata,
sequestro di persona, ratto al fine di libidine e violenza sessuale nei
confronti di una bambina di sette anni.
Condannato all’ergastolo, nel novembre 2005 il 41enne serbo
Nenad Vrbanovic Vrbanovic aveva fruito di un permesso concesso
dal magistrato di Sorveglianza di Firenze, senza però fare rientro
nell’istituto di pena di Sollicciano (Firenze), dandosi alla latitanza.
Arrestato in Macedonia Nei giorni scorsi la polizia della Fyrom (Former Yugoslav Republic
of Macedonia), in collaborazione con gli agenti dell’Interpol di Roma,
lo hanno nuovamente arrestato.
Arrestato in Macedonia: è la "belva della Marsica"
Nel 1986 arrestato per aver violentato e ucciso Marina Cairoli. Nel suo passato una sfilza di reati: dal sequestro di persona allo stupro di minore. Scappato dal carcere nel 2005 durante un "permesso"
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.