Un arresto sul volo Miami-Detroit

Come se non bastasse, mentre la tensione si taglia a fette su tutti gli scali internazionali, ad alimentare la psicosi negli scali americani ieri un passeggero di un aereo Delta Miami-Detroit è stato arrestato sul velivolo dopo aver cominciato a urlare slogan antisemiti. Sullo stesso volo a Natala era salito il giovane nigeriano che aveva nascosto l’esplosivo nelle mutande. L’incidente, questa volta, è avvenuto mentre l’aereo era ancora sulla pista di Miami in attesa del decollo. Il passeggero, un americano di origine palestinese, avrebbe cominciato a urlare «sono palestinese e voglio uccidere tutti gli ebrei». Il pilota è così tornato al terminal. Un gruppo di agenti è salito a bordo e ha arrestato l’uomo immobilizzandolo con una pistola elettrica.
Anche in Italia le cose non vanno meglio. A Ciampino, nelle prime ore della mattina di ieri, un bagaglio lasciato incustodito è stato fatto brillare dagli artificieri della polizia. Al suo interno c’erano solo effetti personali, ma lo si è scoperto solo dopo. Intanto, per motivi di sicurezza e con grande paura per i passeggeri, era stato fatto sgomberare il terminal delle partenze. Ma l’allarme ha provocato una serie di disagi per i clienti delle compagnie aeree, a cominciare dai ritardi. Ne hanno accumulati - anche se non superiori ai 30 minuti - quattro voli di Ryanair, Wizz, Easyjet in partenza da Ciampino e diretti a Bucarest, Katowice, Cagliari e Lione. Falso allarme anche a Fiumicino, poco dopo una telefonata anonima che annunciava la possibile presenza di un terrorista a bordo di un aeromobile della compagnia Alitalia in partenza per Accra via Lagos.

Sono scattati immediati i controlli capillari da parte degli agenti della Polaria saliti a bordo dell’aereo, con circa 260 passeggeri, che sono stati fatti scendere dall’apparecchio, per controllare i loro nominativi. Ispezioni minuziose e controlli di body-check sulle persone, sono state effettuate anche a bordo dell’aereo, sui bagagli a mano e su tutti quelli già in stiva

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