Sanremo 2009

Arriva Ezralow e Sanremo danza sulle punte

Dopo la Abbagnato, in scena mercoledì, il celebre coreografo firmerà uno show con dieci ballerini per venerdì Per la serata finale si attendono Caroline Rice e Giuseppe Picone, già stella dell’American Ballet Theatre

Arriva Ezralow e Sanremo danza sulle punte

Milano - Essì, al Festival di Paolo Bonolis ci sarà pure il coreografo e ballerino Daniel Ezralow. L’accordo è stato pressoché definito e in queste ore lui è già al lavoro per mettere a punto quello che probabilmente diventerà uno dei momenti più suggestivi del Sanremo prossimo venturo. Intanto però completiamo i dettagli. Ezralow sbarcherà all’Ariston durante la serata di venerdì, cioè due giorni dopo Eleonora Abbagnato, la prima ballerina dell’Opéra Garnier di Parigi che per una sera sarà la gran dama alla corte di Bonolis. Sanremo sulle punte, quindi. Il Festival a passo di danza. Comunque sia, all’Ariston s’incontreranno per la prima volta il pop e la grande danza.

Insomma si incroceranno due mondi che, almeno all’apparenza, sono lontani anni luce l’uno dall’altro. Perciò l’arrivo di Ezralow – che tra le tante cose è anche coreografo di Amici di Maria De Filippi – ha sparso ancor più entusiasmo all’interno di un Festival che in queste ore lavora a più non posso per disegnare una mappa di sorprese pronte a dare allo show un profilo molto più complesso e variegato di quello che tradizionalmente ci si aspetta dalla settimana sanremese.
Le canzoni, naturalmente. Ma anche un canovaccio, una sorta di racconto che per la prima volta nella storia del Festival cambierà ogni sera. E per questo Ezralow sta già preparando una coreografia inedita per dieci ballerini che riempiranno il palco inseguendo le note dell’orchestra. E poi – dicono i soliti bene informati – ci dovrebbe pure essere una «pillola» particolare, una sorpresa che dia il senso dell’evento. Può darsi, insomma, che anche Ezralow balli o che comunque sia parte attiva della scena.

Nato a Los Angeles e in campo da più di trent’anni, Ezralow è stato uno dei coreografi e ballerini fondatori dei Momix, un gruppo di ballerini-illusionisti famoso in tutto il mondo per opere di strepitosa inventiva. Da allora ha girato gli States e l’Europa e, se ci fate caso, c’è lui dietro alle coreografie di alcuni video di Sting e degli U2. In poche parole, da Rudolf Nureyev al Maggio Fiorentino, Ezralow ha messo la sua firma nella danza che conta, aggiungendoci quel pizzico di eclettismo che talvolta in quel mondo è proibito. Ad esempio, per rimanere in campo musicale, negli ultimi tempi ha lavorato alle coreografie del tour del baritono pop americano Josh Groban e a quelle, ben più complesse, della Tosca che Lucio Dalla ha trasformato in musical con un successo senza se ma con qualche ma. Perciò il suo arrivo al Festival è più di una semplice ospitata: è il segnale di una trasversalità che il Sanremo di Bonolis cerca coraggiosamente di raggiungere proprio in quello che, per il direttore di Raiuno, «sarà l’anno del rilancio».

Tanto è vero – sempre a dar retta alle indiscrezioni – sabato sera, cioè nelle ore decisive della finale, dovrebbero arrivare altri due ballerini, anche questi di gran rango: Caroline Rice e Giuseppe Picone, un altro volto transitato da Amici. Ma non solo lì, visto che a tredici anni, nel 1989, ha debuttato con Carla Fracci e a venti era primo ballerino all’American Ballet Theatre.

Insomma, a poco più di dieci giorni dall’inizio, il Festival di Sanremo comincia, com’è naturale, ad avere la sua fisionomia. Molto, ovvio, è ancora nascosto e lo rimarrà probabilmente fino a che non si aprirà per la prima volta il sipario sulla scenografia (dicevano che non ci sarebbe stata la famosa e tormentata scalinata e invece pare proprio che ci sia). Ma qualcosa si inizia a capire. Il Festival di Sanremo numero 59 sarà uno spettacolo con tanti volti e un minimo comune denominatore: fare un omaggio a tutta quell’arte che ha nella musica il suo filo conduttore. Intanto gran parte dello staff del Festival si è trasferito a Sanremo e il teatro Ariston è già stato mobilitato.

Dopotutto mancano soltanto poco più di dieci giorni all’ora zero.

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