Arriva in farmacia la «culla termica» per i neonati non riconosciuti

Si chiameranno «culle per la vita». Sono vere e proprie culle che potranno ospitare i bimbi nati e abbandonati a Roma. La prima a essere installata in una farmacia (dopo la “ruota” entrata in funzione l’anno scorso al policlinico Casilino, che garantisce l’anonimato delle donne che non vogliono tenere i bambini), in via sperimentale, sarà a via Prenestina 1206 presso la farmacia comunale di Colle Prenestino intorno alla fine settembre per essere pronta da ottobre. Se avrà successo ne seguiranno altre.
Il progetto «la farmacia un bene comune» ideato da Farmacap e dal Comune di Roma prevede la copertura del territorio capitolino attraverso le 42 farmacie comunali. L’iniziativa è stata presentata ieri mattina in Campidoglio dall’assessore capitolino alle politiche sociali, Sveva Belviso e dal presidente di Farmacap, Franco Condò. A Roma ogni anno sono circa 400 i bambini nati in ospedale che non vengono riconosciuti «di questi 15 - 20 vengono partoriti non si sa dove e poi abbandonati per strada - ha detto Belviso - ecco perché la necessità di questa che è un’iniziativa significativa e che va incontro all’idea dell’amministrazione di tutela e di difesa della vita. Questo è un progetto pilota e da settembre partirà una campagna informativa anche in diverse lingue».
La culla termica sarà installata all’interno della farmacia (costerà 15mila euro) e la mamma manterrà un anonimato assoluto nel momento in cui deciderà di abbandonare il neonato che però sarà affidato a una struttura nella quale potrà essere protetto e passare le prime ore di vita al sicuro. «Farmacap si conferma un punto di riferimento socio-sanitario importante per la città - ha detto Condò - nei prossimi due anni apriremo altre 5 farmacie in periferia». E sempre a cominciare dalla periferie verrano poi installate le altre culle termiche. Accanto a queste Farmacap ha messo a punto nuove iniziative per l’allattamento naturale attraverso specialisti ed esperti ai quali le future mamme potranno rivolgersi per avere informazioni e indicazioni. Poi Condò ha chiarito un dubbio in materia di spesa sanitaria: «Qualcuno ci ha accusato di pagare i farmaci 4-5 volte di più ma è un’assurdità. Al limite paghiamo qualcosa con qualche punto di percentuale in più ma non i farmaci, al limite gli altri prodotti». «Farmacap non paga di più ma paga meno - ha spiegato - la nostra azienda acquista farmaci attraverso gare europee e attraverso i grossisti otteniamo sconti anche del 30%».

Per Condò è fondamentale «dividere la categoria “farmaco” da quella “altri prodotti” come i pannolini o i prodotti per ciliaci, quelli sì acquistati a costo più elevato rispetto alla grande distribuzione che conta sui grandi numeri e che di questi prodotti ne compra a migliaia risparmiando così sugli ordini».

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