Anteprima sullAmarone 2003: come dimenticare quella canicola a lungo sulla soglia dei 40°C? Clima africano, vendemmia di uve semi-appassite sul tralcio, grappoli spargoli per laborto floreale: «grande annata», dicono al Consorzio di tutela dei vini Valpolicella, www.valpolicella.it, con acini «sani e maturi» e buone aspettative di longevità in bottiglia. LAmarone continua a piacere parecchio agli stranieri e la sua prossima sfida è sottrarsi al gusto internazionale, verso una tipicità più spiccata. Il vento siccitoso del 2003 ha spirato in direzione: meno barrique, più lieviti indigeni e una decisa virata verso il frutto, leleganza e la piacevolezza. Insomma, un Amarone guardingo contro eccessi alcolici e zuccherini in agguato. Il colpo è riuscito alla grande a Gianluigi Rigetti, www.vinisanmichele.com, Tenuta SantAntonio, www.tenutasantantonio.it, Massimino Venturini, www.viniventurini.com e Roccolo Grassi, 045 8880083, imbattibili in vigna, ma lexploit dipende soprattutto dal terroir. «Lannata è buona nei terreni calcareo-collinari, che hanno radici profonde: un po meno nei ghiaiosi e pianeggianti dove la siccità ha pesato», sintetizza il grande assente Giuseppe Quintarelli, 045 7500016, che rilascerà il suo preziosissimo nettare non prima del 2011. Prosegue intanto limpennata quantitativa, che in 10 anni ha raggiunto 8 milioni di bottiglie. Questanno le uve messe ad appassire sono 23,6 milioni kg contro i 16 milioni del 2003, tendenza che ha destato la preoccupazione di Carlin Petrini nel convegno dinaugurazione.
Ma nonostante il boom, il riconoscimento delle istituzioni tarda. Di fronte allarenarsi della richiesta di denominazione, il Consorzio ha deciso di giocare danticipo, chiedendo limbottigliamento in zona di produzione e la fascetta numerata sulle bottiglie.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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