Arriva la norma contro il caro-bollette

Arriva in Finanziaria una norma contro il caro-bollette. Un emendamento messo a punto dal governo si prefigge di bloccare l’aumento del 4% delle tariffe elettriche prodotto dal caro-petrolio attraverso la cartolarizzazione dei crediti Cip 6. Se la modifica alla legge di bilancio sarà approvata, l’operazione si strutturerà attraverso l’emissione di titoli di debito che avranno come sottostante gli incentivi a tariffa fissa che vengono corrisposti dal Grtn (il gestore del sistema elettrico) ai produttori di energia da fonti rinnovabili. Il nome «Cip 6» deriva proprio dal provvedimento del Comitato interministeriale prezzi che fissava questo tipo di remunerazione. Con l’emendamento contro il caro-bollette il governo stima di recuperare un gettito di 500 milioni di euro da destinare, appunto, alla sterilizzazione degli aumenti anticipando parte dei ricavi futuri ai produttori proprietari di impianti Cip 6. Nel dettaglio, si stabilisce che il gestore del sistema elettrico, su indirizzo del ministero delle Attività produttive e d’intesa con il ministero dell’Economia, possa cedere i crediti a condizioni di mercato.

Ma, in realtà, la cartolarizzazione è già pronta e l’ok all’emendamento velocizzerebbe i tempi. Alla fine della scorsa estate, il cda del Grtn ha affidato al consorzio composto da Nomura, da Lehman Brothers e da Banca Imi l’incarico di cartolarizzare i crediti Cip 6.

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