Arriva Rai5: il canale che piace al Carroccio

Il conto alla rovescia è già iniziato: presto accenderà le telecamere Rai5, il nuovo canale che piace al Carroccio. Non solo uno slogan per l’avvenimento - previsto per il 26 novembre - ma anche il senso delle parole di alcuni dirigenti (in quota Lega) dell’azienda di Stato. Scampoli di annunci di un’offerta che verrà quasi esclusivamente realizzata negli studi milanesi di corso Sempione. «Sarà un canale più local per diventare più global», spiega il vicedirettore della Rai Antonio Marano. Anche per Massimo Ferrario, direttore del centro di produzione del capoluogo lombardo, sarà «una straordinaria opportunità per sviluppare il rapporto fra televisione e territorio nell’ottica di una valorizzazione di tutte le eccellenze locali, a partire dalla cultura». Ma che cosa si vedrà, sui piccoli schermi di casa? L’idea è quella di offrire un canale di «intrattenimento-culturale», con target 45-55 anni e che guardi a un pubblico che al settimo piano immaginano fatto da persone istruite, soprattutto curiose di sperimentate una nuova declinazione dei generi culturali in televisione. Cinema, teatro, musica, moda, documentari, tendenze. Ma anche promozione del made in Italy: turismo, artigianato e industria; soprattutto esaltazione del made in Milan. Una tv all’ombra della Madonnina insomma, con il capoluogo meneghino pronto a mettere in mostra i gioielli di famiglia. Il tutto con un occhio al piccolo budget e l’altro grande territorio del Nord. La parola che riecheggia dunque, è «cultura»; e riguardo a chi si potrebbe occupare del progetto si fa il nome di Pasquale D’Alessandro, direttore innovazione e prodotto della Rai.

Infine l’opinione Paolo Garimberti, presidente di garanzia della Rai in quota Pd: per lui, anche se in prospettiva potrà valorizzare le iniziative dell’Expo 2015, Rai5 sarà un canale con «vocazione italo-centrica, non Nord-centrica».

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