Arrivano ventimila romanisti e Milano teme la guerriglia

Arrivano 20mila romanisti per la gara di supercoppa con l’Inter e Milano mette l’elmetto, anche perché sulla tradizionale rivalità tra le due tifoserie, si innesterà la polemica degli ultras contro la carta del tifoso. La sfida, prima partita della stagione 2010/2011, si presenta dunque come «vetrina» ideale per innescare incidenti. Impossibile avere numeri precisi dalla questura, ma per questa sera si prospetta la mobilitazione di non meno di 500 uomini solo dei reparti antisommossa.
Inter Roma è un infatti duello che si rinnova ininterrottamente da quattro anni: a parte il campionato 2008/2009, quando i giallorossi arrivarono sesti, gli altri tre hanno sempre visto i giallorossi al secondo posto. Spesso con una coda avvelenata da polemiche su arbitraggi, aiutini e aiutoni. Poi le finali di coppa italia, nel 2006, 2007, 2008 e 2010, e di supercoppa del 2006, 2007,2008. Infine l’Inter è gemellata con la Lazio, mentre la Roma ha buoni rapporti con il Milan.
Basta e avanza per immaginare una serata ad altissima tensione. Anche perché l’Inter ha già avuto modo di «saziarsi» in Champions, mentre per Totti & c questa gara diventa un obiettivo cruciale per riscattare la scorsa stagione all’insegna del «zeru tituli» e per dare dignità alla prossima che già si prevede ipotecata dai nerazzurri.
C’è infine la tessera del tifoso a scaldare gli animi. Presentata come «fidelity card» per comprare biglietti e ottenere facilitazioni e sconti, viene vista dagli ultras come una strumento di schedatura. Facile dunque prevedere che i più turbolenti questa sera avranno due bersagli: gli avversari e il Governo.
Anche perché non essendo una partita di campionato non valgono divieti e prescrizioni ai tifosi ospiti, e i romanisti arriveranno tutti, tanti, a valanga. A loro disposizione ci sono 20mila tagliandi, 14mila già venduti giovedì mattina. Ma è facile prevede che si arrivi a esaurimento entro venerdì sera, dato che oggi le biglietterie saranno chiuse. Tra loro, la «squadra tifoserie» della Digos di Roma ha già individuato circa 700 soggetti che rappresentano l’ala più dura e cattiva della curva. Tutta gente abituata a girare con il coltello in tasca per la «puncicata», la ferita di punta, per sfregio, ai glutei. Inferiore invece la consistenza dei neroazzurri: non più 7mila ultrà, di cui due o tre cento al massimo pronti allo scontro. Una volta tanto, sono gli ospiti ad avere paura.
Non essendoci treni speciali o pullman, arriveranno alla spicciolata, senza possibilità di controlli preventivo. Le forze dell’ordine dunque stanno predisponendo un servizio di filtro nelle vie intorno allo stadio, concentrando invece parte della forza attorno a San Siro nel caso di disordini di massa. In questi casi infatti sono attese due tipi di tattiche: la caccia all’uomo, con piccole bande che battono la zona per intercettare il tifoso isolato da randellare e derubare di sciarpa e bandiera. Oppure la formazione di una consistente forza d’urto in grado di sostenere le cariche della polizia.

Le prime avvisaglie di come si svilupperà la sera, si avranno comunque un paio d’ore prima dell’inizio della partita. Tradizionalmente già alle 16 dovrebbero arrivare i primi tifosi, in attesa dei cancelli che apriranno alle 17.30. Ma il grande afflusso è atteso intorno alle 19, quando si capirà la piega che prenderà la serata.

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