Vedere un Carpaccio originale e subito dopo un De Chirico, vedere il filmato di una performance di Gilbert e George, e vicino una Madonna del Tiziano, per approdare al progetto realizzato specificamente per loccasione da Marcello Malomberti, linstallazione «Raptus»: eppure non risulta eccessivo lintento che si è prefissato il curatore Giacinto di Pierantonio nellorganizzare la mostra «Esposizione Universale - Larte alla prova del tempo», fino al 26 luglio al Gamec di Bergamo. «Tutta larte è contemporanea», ha detto Gino De Dominicis, e infatti la forza dell«Untitled», 1973, di Charles Ray, realizzata legandosi quasi completamente ad un albero, riesce, o quasi, a competere per intensità con il «Cristo morto tra Maria e Giovanni», di Giovanni Bellini dipinto nel 1460. Attraverso un centinaio di opere, la mostra presenta un preciso percorso sulle diverse tematiche che da sempre vengono trattate nella storia dellarte, e permette di conoscere e di confrontare direttamente le varie epoche nonchè i modi di concepire lopera: il Potere, il Quotidiano, la Vita, la Morte, la Mente, il Corpo, lOdio e lAmore sono gli argomenti che aprono ogni sezione della mostra.
Come possono essere paragonati un «Fountain» (un orinatoio) di Duchamp con un quadro di Pseudo Giovenone del 1530 su «La Scuola di San Bonaventura»? Entrambi sono un modo per esprimere la mente umana, Duchamp lo fa aprendo una critica sullarte contemporanea, Giovenone rappresenta luomo mentre studia, legge, è a scuola. Info: Gamec, via S. Tommaso 53, Bergamo. www.gamec.it, tel. 035-270272.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.