Cultura e Spettacoli

Arte: il Caffè Florian diventa un bosco di grafite e libellule

Dal 3 giugno al 31 luglio il Caffè più antico d'Italia ospita la mostra "Negative Liberty" dell'artista romano Pietro Ruffo

Arte: il Caffè Florian diventa un bosco di grafite e libellule

Dal 3 giugno al 31 luglio 2011 il Caffè Florian di Venezia, il Caffè più antico d'Italia, presenta l'undicesima edizione di "Temporanea - Le Realtà possibili del Caffè Florian", con la mostra "Negative Liberty" di Pietro Ruffo.
Dopo Bruno Ceccobelli, Mimmo Rotella, Fabrizio Plessi, Gaetano Pesce, Luca Buvoli, Arcangelo, Irene Andessner, Fausto Gilberti, Botto&Bruno e Marco Tirelli ecco il turno del giovane artista romano il quale reinterpreterà la "Sala Cinese" tanto amata da Henri de Régnier trasformandola in un bosco di grafite animato da centinaia di libellule tridimensionali.

Il Florian continua così da più di vent'anni ad essere protagonista, durante la Biennale d'Arte Contemporanea, di un'iniziativa artistica con la quale si vuole ricordare che proprio all'interno dello storico locale di Piazza San Marco nel 1893 nacque l'idea, grazie a Riccardo Selvatico e ad altri intellettuali veneziani, di organizzare la Prima Esposizione della Città di Venezia, conosciuta poi internazionalmente come la Biennale.
Il titolo "Negative Liberty", ovvero libertà Negativa, prende ispirazione dai due concetti di libertà di Isaiah Berlin il quale sosteneva che la libertà "negativa" fosse l'assenza di limitazioni o interferenze nei riguardi di ciò che un soggetto è capace di fare. Maggiore libertà negativa significa minori restrizioni delle possibili azioni del soggetto. La libertà positiva invece è l'idea della padronanza di se stessi, ovvero l'autodeterminazione e l'essere padroni del proprio destino.


Il catalogo della mostra, organizzata in collaborazione con Ubs, è corredato da un testo critico di Laura Barreca.

Commenti