Il capolavoro di Warhol che omaggia Armani

La casa d'aste londinese Phillips presenta fino a sabato a Milano una prestigiosa mostra di opere d'arte moderne e contemporanee che andranno in asta a Londra e New York

Il capolavoro di Warhol che omaggia Armani
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Per la prima volta Phillips, la prestigiosa casa d’aste londinese, apre le porte del suo spazio milanese a una mostra esclusiva: una preview delle aste autunnali di Modern & Contemporary Art in programma nelle sue sedi internazionali di Londra e New York. Fino a sabato, nella sede di via Lanzone 53, il pubblico potrà accedere su appuntamento a una raffinata selezione di opere iconiche e di nuova generazione, in grado di raccontare il gusto, le tendenze e le traiettorie più attuali del mercato dell’arte globale.

Siamo orgogliosi di presentare a Milano alcuni tra i più importanti highlights delle nostre prossime aste” spiega Margherita Solaini, specialista e direttore associato di arte contemporanea per Phillips. “Una mostra che celebra grandi maestri e talenti contemporanei, con una forte presenza femminile e un profondo dialogo tra generazioni”.

A catalizzare l’attenzione è “Giorgio Armani” (1981) di Andy Warhol, un grande ritratto quadrato (101,8 x 101,8 cm) realizzato con inchiostro serigrafico, pittura polimerica e polvere di diamante su tela. L’opera, eseguita nel pieno della maturità artistica di Warhol, è stimata tra £600.000 e £800.000. Più che un semplice tributo, il dipinto è un omaggio luminoso e sofisticato a uno dei simboli italiani della moda nel mondo, recentemente scomparso. Armani, qui trasformato in icona pop, viene celebrato con l’inconfondibile estetica seriale di Warhol, che fonde arte, celebrità e cultura visuale come pochi altri artisti del XX secolo.

Tra i momenti più significativi della mostra milanese figura “My Body Knows Un-Heard of Songs” (2017) di Flora Yukhnovich, giovane artista britannica classe 1990 che sta rapidamente conquistando musei, collezionisti e gallerie a livello globale. Il dipinto, un olio su lino di 150 x 105 cm, è valutato tra £900.000 e £1.500.000. L’opera incarna alla perfezione il linguaggio distintivo dell’artista, che rilegge il rococò settecentesco con sguardo femminile, ironico e intellettuale. Pennellate vibranti, accensioni cromatiche, sensualità astratta: tutto contribuisce a una pittura che parla di corpo e memoria, di piacere e resistenza, senza mai cedere alla nostalgia.

Tra le firme storicizzate, spicca il nome di Carla Accardi, pioniera dell’astrazione italiana, presente in mostra con un’opera museale del 1954. In un momento in cui la rivalutazione dell’arte al femminile del dopoguerra è al centro di importanti studi e acquisizioni istituzionali, il lavoro di Accardi si impone per radicalità formale e rigore concettuale. La sua presenza rafforza il focus al femminile che caratterizza questa edizione della preview.

Chiude idealmente il percorso “Laocoön” di Vojtěch Kovařík, artista ceco noto per la sua pittura muscolare, scultorea, in cui miti classici si fondono con estetiche contemporanee. Le sue figure monumentali, dense e enigmatiche, sembrano affiorare dalla materia pittorica come reperti di un tempo immaginario. Un nome emergente, già ben noto nelle aste internazionali, che testimonia l’attenzione di Phillips per i linguaggi più attuali.

Con questa mostra, Phillips rafforza la sua presenza strategica in Italia, offrendo al pubblico milanese l’occasione unica di vedere dal vivo capolavori destinati a passare per le più

importanti aste internazionali nei mesi autunnali. Una preview che non è solo una finestra sul mercato, ma anche una mappa delle tensioni estetiche e culturali che attraversano l’arte moderna e contemporanea oggi.

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