I più importanti monumenti italiani in stile Liberty

In questo articolo analizziamo i più importanti monumenti italiani in stile Liberty, evidenziando particolarità e dettagli costruttivi

I più importanti monumenti italiani in stile Liberty
00:00 00:00

L’Art Nouveau, chiamato in Italia stile Liberty, nasce tra fine Ottocento e primi decenni del Novecento come linguaggio moderno che rompe con gli stili storicisti, introducendo linee sinuose, motivi floreali, ferro e vetro lavorati, cromie pastello e un design totale che abbraccia architettura e arti applicate. In Italia questo stile è stato recepito in molti contesti e applicato in tantissime città da nord a sud. In questo articolo analizziamo i più importanti monumenti italiani in stile Liberty, evidenziando particolarità e dettagli costruttivi.

Tepidarium del Roster, Firenze

Nel cuore del Giardino dell’Orticultura, il Tepidarium del Roster è una monumentale serra Liberty in ghisa e vetro progettata da Giacomo Roster e inaugurata nel 1880, oggi utilizzata per eventi ed esposizioni. La struttura, vera “palace of glass”, è un capolavoro tecnico: per realizzarla è stato necessario assemblare migliaia di elementi metallici con l’obiettivo di creare l’imponente cupola che crea una galleria luminosa per piante esotiche. L’edificio testimonia la stagione fiorentina tra scienza botanica e modernità, quando serre e giardini diventano spazi urbani di cultura e svago.

Casinò di Sanremo

Capolavoro progettato dal francese Eugène Ferret e inaugurato nel 1905, il Casinò di Sanremo fonde eleganze Liberty con influssi neoclassici e barocchi, segnando l’immaginario della Riviera dei Fiori con le sue torri, la facciata decorata e la grande scala interna. A oltre un secolo dall’apertura, nonostante la crescita inarrestabile dei casinò online negli ultimi anni, il Casinò di Sanremo continua ad attirare un gran numero di visitatori e turisti, non solo per la possibilità di intrattenersi con i classici giochi come slot e roulette, ma soprattutto perché è diventato ormai il simbolo per eccellenza dello stile Liberty in Italia e un luogo in cui scattare una foto ricordo per celebrare questo periodo storico-artistico unico.

Casa Fenoglio-Lafleur, Torino

Icona della Torino Liberty, Casa Fenoglio-Lafleur fu progettata nel 1902 da Pietro Fenoglio come sua residenza-studio, con un angolo torre, un poderoso bow-window, vetrate colorate e balconi in ferro battuto che richiamano gli ingressi parigini di Guimard. L’edificio, presto passato al commerciante Lafleur e poi a enti benefici, fu restaurato dopo decenni di degrado, ritrovando la sua pelle floreale e i dettagli in litocemento che segnano il nordeuropeo di Fenoglio. Oggi è tappa imprescindibile per comprendere come Torino divenne capitale del Liberty, anche sull’onda dell’Esposizione del 1902 che si svolse proprio all’insegna della celebrazione di questo stile innovativo per l’epoca.

Casa Quaroni, Novara

Nota anche come Casa Ugazio Quaroni, la palazzina fu progettata dall’ingegnere Mario Rosina tra 1905 e 1907, sotto l’influsso viennese di Otto Wagner, con cui aveva legami di parentela, fondendo gusto floreale e rigore modernista. La rosa, stilizzata in vari formati, domina facciate e interni, dalle vetrate arabescate al grande lucernario sul monumentale scalone in marmo, con arredi metallici e logge in autentico spirito Art Nouveau. È uno degli episodi più significativi del Liberty novarese che, tra fine Ottocento e primo Novecento, ridisegnò i baluardi e l’identità urbana della città.

Palazzina Liberty, Milano

Edificata nel 1908 come padiglione-ristoro del mercato ortofrutticolo, la Palazzina Liberty nel Parco Marinai d’Italia esprime un Liberty sobrio ma elegante, diventando poi centro culturale grazie anche alla stagione di Dario Fo e Franca Rame. Dopo anni complessi, sono stati annunciati cantieri che mirano a restituire a un edificio simbolo del liberty milanese un ruolo stabile nella vita culturale della città. Il dibattito sulla salvaguardia del Liberty a Milano però resta aperto: emblematico il caso dell’abbattimento della palazzina di via Crema, residenza del generale Carlo Badoglio, abbattuta e finita poi al centro di uno stop del Comune e di un’indagine, che ha acceso i riflettori sul destino dei piccoli gioielli novecenteschi nel capoluogo lombardo.

Villa Igiea, Palermo

Progettata da Ernesto Basile per i Florio e inaugurata attorno al 1900, Villa Igiea rappresenta l’apice del Liberty palermitano, con interni Belle Époque, arredi d’autore e affreschi che raccontano la “Golden Age” della città. Dopo un accurato restauro, la villa ha ritrovato splendore architettonico e vocazione internazionale, diventando di nuovo salotto sul mare ai piedi di Monte Pellegrino.

Nel 2024, la mostra “Palermo Liberty. The Golden Age” ha ribadito la centralità di questo patrimonio nella memoria urbana e nell’offerta culturale contemporanea e il riconoscimento nel 2025 di Palermo come “Best Liberty City”, conferito dall’Associazione Liberty Italia, apre nuove possibilità alla promozione di questo stile che resta sempre affascinante.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica