San Miniato, la città dei due imperatori

Nel Medioevo era una fortezza importante ed una tappa quasi obbligata sulla Via Francigena, la strada che portava i pellegrini a Roma dal Nord Europa. A diversi secoli di distanza due imperatori che hanno fatto la storia europea vi hanno lasciato un segno indelebile

San Miniato, la città dei due imperatori
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Torniamo a parlare della nostra splendida Toscana dopo la seconda settimana di pausa in quasi tre anni, cosa della quale ci scusiamo. Sfortunatamente, stavolta, avevamo una ottima scusa, visto che il mio piccolo angolo di mondo è stato sconvolto dalle inondazioni della settimana scorsa. Se, ringraziando il Cielo, io e la mia famiglia stiamo bene, abbiamo dovuto pulire parecchie cose ed aiutare amici e parenti, che sono stati meno fortunati. Per dimenticare la distruzione che ci circonda, ho pensato di parlarvi di una cittadina non lontana da casa mia che è diventata famosa per una ragione piuttosto singolare. Come succede spesso in Toscana, nel Medioevo era una fortezza importante ed una tappa quasi obbligata sulla Via Francigena, la strada che portava i pellegrini a Roma dal Nord Europa. Cosa la rende davvero unica è che, a diversi secoli di distanza, due imperatori che hanno fatto la storia europea vi hanno lasciato un segno indelebile. Il posto è allo stesso tempo splendido e pieno di tante piccole stranezze, il che spiega perché questa settimana What's Up Tuscany vi porterà a San Miniato, la città dei due imperatori, per raccontarvi cosa la rende unica al mondo. ASCOLTA LA STORIA



Se ascolterete l'intero episodio imparerete come fu Federico II di Svevia a fare in modo che la strada dei pellegrini passasse di qui, ordinando la costruzione della possente torre che ancora oggi è il simbolo della città. Vi racconterò, poi, come Napoleone Buonaparte sia venuto qui almeno due volte per incontrare alcuni parenti e come fu proprio uno di loro a fornirgli la chiave che gli permise di cambiare per sempre la storia del Vecchio Continente. Continueremo poi esplorando l'enorme palazzo che segue il tracciato delle antiche mura, esplorando le tante, curiose perle di saggezza che si trovano sulla sua facciata. Daremo anche un'occhiata alla misteriosa cattedrale, le cui nicchie di ceramica replicano la forma delle due costellazioni che, secondo gli astrologi, avrebbero protetto San Miniato e il piccolo rettangolo di marmo a forma di labirinto che testimoniava la presenza dei potenti cavalieri Templari. Continueremo il nostro giro nel centro storico osservando l'antico crocifisso che, secondo la gente del posto, era in grado di proteggere dalle inondazioni e i micidiali vicoli carbonai, strade dietro alle mura che, in caso di assalto, potevano trasformarsi in una muraglia di fuoco.

Nell'ultimo capitolo vi accompagnerò a visitare un piccolo museo aperto da pochi anni dedicato alle vite dei toscani durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale, vi darò qualche consiglio sulla famosa mostra mercato dedicata al famoso tartufo bianco per poi finire con i nostri soliti consigli sui migliori posti dove trovare cibo eccellente senza andare in bancarotta. Stavolta sono davvero strani, visto che si va dal bancone del mercato centrale al retrobottega di una storica macelleria fino ad un piccolo negozio che nasconde una cornucopia di sapori. Consiglio spassionato: non lasciate San Miniato senza aver provato le loro patatine al tartufo, anche solo per vantarvene con gli amici.

Non sarà così famosa come Firenze o Siena ma basta qualche ora per capire come questa cittadina offra un'infinità di cose da vedere e fare. La prossima volta che pensate di venirci a trovare, considerate almeno una gita a San Miniato: non ve ne pentirete di sicuro.

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San MIniato vista dall'alto

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