«Articolo 18, la retromarcia non c’è stata»

«Chi vede passi indietro della Regione sul progetto di legge per la crescita e l’occupazione, ha le traveggole. Non c’è stato alcun passo indietro della Giunta sulle fondamentali innovazioni in tema di contrattazione e di semplificazione del mercato del lavoro». Così il presidente della Regione, Roberto Formigoni. «Chi vede passi indietro ha le traveggole - dice - o forse è in cerca di un alibi per giustificare il cambio di atteggiamento, dovuto al fatto che le nostre proposte sono già largamente condivise da lavoratori e imprese. Vedo infatti che molti ipercritici di ieri, dopo aver meglio valutato la questione, cominciano a fare aperture. Bene, li aspettiamo alla piena condivisione». «Chi ha parlato di passo indietro, la Cgil e i partiti e i giornali che la sostengono - prosegue il presidente - non ha evidentemente letto il testo iniziale né tantomeno quello attuale. Infatti nella formulazione approvata ieri in giunta l’unico cambiamento introdotto è l’adozione di una terminologia che allarga ancora di più le fattispecie da affrontare con le nuove modalità 'lombarde'.

Nel testo iniziale si parlava infatti di ricollocazione dei lavoratori espulsi o in fase di espulsione dal mercato del lavoro per effetto di crisi aziendali o territoriali; nel testo di ieri si parla di ricollocazione in generale, allargata dunque a tutte le fattispecie. È infatti finita l’epoca degli ammortizzatori a oltranza che non tutelano i lavoratori e il loro diritto a realizzarsi tramite il lavoro».

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