Artisti a Ischia, tutti da Maria

S’intitola «Un irresistibile soffio di luce. Artisti a Ischia da Böcklin agli anni del Bar Internazionale» (Imagaenaria, pagg. 208, euro 12,50; con scritti di Tonino Della Vecchia e di Pietro Paolo Zivelli), l’autore è Massimo Ielasi, storico gallerista in Ischia Ponte, e racconta le vicende di grandi personalità artistiche che hanno soggiornato a Ischia tra la fine dell’800 e la metà del ’900: da Arnold Böcklin autore del famoso dipinto «L’isola dei morti» a Emil Nolde, capofila degli artisti “degenerati” che a Ischia trovarono rifugio dall’intolleranza nazista (Levy, Gilles e Bargheer...), ad Hans Purrmann, fondatore della Scuola di Parigi, fino agli anni splendidi del Bar Internazionale di Forio. Anni in cui i personaggi, in uno «spazio sociale che resisteva senza saperlo all’imminente modernità seriale del turismo», rispondevano ai nomi di W.H. Auden (nella foto), Truman Capote, Christopher Isherwood, Leonor Fini, Herbert List, Igor Stravinsky. E la “leggendaria” Maria, la «caffettiera» del Bar Internazionale. Scrive Tonino Della Vecchia: «Infine Maria.

Era lei, più che il suo locale come luogo di ritrovo, ad essere il vero centro di Forio. Era lei quella che comandava, che dirigeva, confermando la dedica che uno scenografo le lasciò su di una foto: “Maria, sans toi Forio n’aurait pas été ce qu’il est”».

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