Se ci si volesse fermare solo alle apparenze le due fiere darte contemporanea inaugurate in questi giorni a Roma sembrerebbero le protagoniste di un derby calcistico. Una contro laltra. Invece la realtà è diversa. Non cè competizione tra le due fiere, perlomeno apparente, anche per la loro diversità strutturale. Se da un lato infatti «The road to contemporay art» ha dalla sua spazi prestigiosi, tre mostre a corollario della fiera, la più piccola «ArtO» potrebbe essere la Cenerentola della situazione. La posizione non è delle più comode, la fiera si trova infatti al Palazzo dei Congressi allEur, ma ogni ora è a disposizione dei visitatori una navetta gratuita per il trasposto.
ArtO sembra essere un luogo di sperimentazione, e come dice il direttore della fiera Raffaele Gavarro lintenzione, anche rispetto alledizione dello scorso anno, era quella di voler realizzare una fiera del pensiero. Se per un verso la presenza delle gallerie è molto importante, si tratta pur sempre di un luogo dove vendere arte, dallaltro però si è preferito dare spazio anche ai contenuti, offrendo la possibilità a critici, artisti, curatori, collezionisti di fare un punto della situazione. I talk saranno degli approfondimenti su tematiche di grande interesse soprattutto in questo momento; si cercherà di comprendere il ruolo delle fondazioni, delle collezioni private, ma anche degli spazi no profit, realtà che ormai da qualche anno sta prendendo sempre più piede. Interessante sarà anche il dibattito in cui si cercherà di capire, soprattutto in questo momento di crisi, quali saranno i possibili cambiamenti e le prospettive auspicabili, visti dal punto di vista degli artisti.
Infine per quanto riguarda lItalia un giusto riconoscimento alla Sicilia, regione che da molti mesi sta cercando di trovare il suo posto di avanguardia. Informazioni: dal 3 al 5 aprile, dalle 11 alle 21 www.art-o.org ingresso: euro 13.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.