Gianandrea Zagato
Alleanza nazionale verifica il bilancio di Asam, la partecipata della Provincia che detiene le azioni di Serravalle, e scopre che «non cè traccia delle perdite». Stranezza contabile «quantomeno sospetta», secondo Giovanni De Nicola: «Volatilizzati quei 3 milioni e 200mila euro di interessi passivi dovuti a BancaIntesa sul prestito chiesto da Filippo Penati per acquisire la maggioranza di Serravalle. E, attenzione, il bilancio non è stato certificato da una società di revisione esterna, come è prassi, bensì dal collegio sindacale dellholding stessa».
Annotazioni che il capogruppo provinciale di An accompagna con tanto di esposto alla Procura della Repubblica dove si reclama «contezza della situazione» poiché «tutti gli oneri passivi di circa cinque mesi per il debito verso Banca Intesa non sono stati spesati ma sono stati, con artifizio contabile non conforme alle regole, rinviati al momento in cui la Serravalle genererà dividendi».
Accusa sottoscritta anche da Giuseppe Russomanno e Roberto Alboni, rispettivamente consigliere provinciale e regionale di An: «Non vorremmo aver scoperto che dopo la beffa cè pure linganno. Si sa, infatti, che Asam priverà la futura provincia di Monza e Brianza delle quote che le spettano in ogni società partecipata da via Vivaio per farle avere solo il 21 per cento dellintera holding». Ma aggiungono gli esponenti di An «sarebbe da furbetti di via Vivaio credere di farla franca e per questo chiediamo al governo di congelare Asam sino alle elezioni del 2008 perché se la holding devessere costituita, lo sarà con le giuste risorse per la Provincia di Monza».
Richiesta che piomba sullassemblea della controllata di Penati dove, ieri, Asam ha acquisito la maggioranza assoluta. Lassemblea della società di via Santa Radegonda ha infatti approvato il conferimento del 37,6 per cento della società autostradale che, sommato al 15 per cento già in capo ad Asam, porta la partecipazione complessiva al 52,6 per cento. E Palazzo Isimbardi ha pure trasferito sempre ad Asam il 14,8 per cento di Sea - società che gestisce gli scali aeroportuali di Linate e Malpensa - e il 15 per cento della Tangenziale est esterna.
Passaggi deliberati dallaula consiliare su cui «pende però un ricorso» ricorda Bruno Dapei, capogruppo provinciale di Forza Italia: «Ricorso presentato dallopposizione su unoperazione, Asam, sempre più discutibile e che è ormai chiaro a tutti non si paga da sola». Anche se, chiosa De Nicola, «con manovre di equilibrismo finanziario si trasferiscono le passività nel conto 2006» ovvero «fuori dalla legalità contabile».
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