Ascensore guasto: chiama il 113

La donna, disabile, portata a braccia al settimo piano

Un’occhiata all’ascensore, irrimediabilmente fuori servizio, una alla povera donna costretta su una sedia a rotelle, un’altra alle scale, sette piani. Poi un respiro profondo e via inizia la salita. Portata a termine da due robusti poliziotti e da alcuni volonterosi, e vigorosi, inquilini che si sono caricati sulle spalle la signora. Ed è andata ancora bene: il palazzo ha in tutto 10 piani.
Sono da poco passate le 9 di ieri mattina quando Maria R., 49 anni, rientra a casa dopo una settimana e si trova di fronte all’ascensore con appeso il cartello «fuori servizio». E lei doveva salire al settimo piano. La donna ferma un inquilino per chiedere aiuto, qualcun altro si interessa, parte una telefonata al 113. Che invia sul posto una volante. Composta di due agenti particolarmente robusti.
Ma anche i nerboruti poliziotti avrebbero avuto delle difficoltà se avessero dovuto sbrigarsela da soli. Per fortuna c’è stata una piccola catena di solidarietà e molti altri inquilini si sono prestati. Chi ha preso la carrozzina, chi ha dato il cambio agli agenti. Insomma, sbuffando per la fatica e il caldo, alla fine i soccorritori sono arrivati all’agognata meta.
Ma il problema è tutt’altro che risolto.

Come scenderà adesso la signora, visto che per la riparazione dell’ascensore si prospettano tempi biblici? Una inquilina racconta che il complesso, otto scale per 10 piani, dove vivono oltre 400 famiglie, apparteneva all’Aler, poi è stato ceduto a una società privata, un po’ «distratta» nella manutenzione.

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