Il servizio funziona alla perfezione. Anzi, in base al monitoraggio effettuato dagli uffici del Comune, attualmente negli asili e nelle scuole dellinfanzia di Palazzo Marino ci sono più educatrici di quelle strettamente necessarie. A conti fatti, sono 686 le inseganti in servizio nelle materne, a fronte di un fabbisogno che sfiora i 500 dipendenti per 5.360 bambini iscritti. Nei nidi, invece, stanno lavorando 534 insegnanti: in base ai parametri del Comune per seguire i 2.285 piccoli iscritti ne basterebbero 415.
«Tutto questo significa che offriamo un servizio qualitativamente superiore rispetto alla media nazionale - spiega lassessore ai Servizi sociali Mariolina Moioli -. Il momento critico è finalmente superato. Ma siamo stati costretti a inviare 1.400 ordini di servizio visto che sono state solo 600 le educatrici che si sono rese immediatamente disponibili». Il braccio di ferro è dunque solo un ricordo. Adesso occorre lavorare per il futuro, per scongiurare problemi il prossimo anno. «Le educatrici del Comune sono circa 3.300 - continua lassessore -, basterebbe che organizzassero turni volontari fra di loro per evitare il caos delle scorse settimane». La ricetta è semplice: mille maestre si rendono disponibili per il mese di luglio a turno, in modo da essere impegnate una volta ogni tre anni.
«Del resto - continua la Moioli -, quando abbiamo deciso di accontentare i genitori, mettendo da parte le cooperative esterne che gestivano il servizio estivo, ci siamo affidati al contratto nazionale della categoria». Che prevede - per il mese di luglio, per Natale e per Pasqua - attività di formazione e di aggiornamento, oppure attività ulteriori fra le quali, appunto, il servizio didattico per le quattro settimane di luglio. «Siamo disposti ad accettare altre soluzioni - assicura la Moioli -, ma un accordo fra le educatrici sarebbe auspicabile. Accompagnato da incentivi». Attualmente, per chi lavora in estate sono assicurati 1.150 euro e sei giorni di ferie in più rispetto ai 32 garantiti a tutti i dipendenti pubblici. «Non avremmo voluto questo caos - chiarisce Carmela Madaffari, direttrice centrale del settore Famiglia e scuola del Comune -. Lo scorso 6 maggio abbiamo presentato ai sindacati il documento con il piano previsto per luglio. Purtroppo non abbiamo ricevuto controproposte, quindi dopo un mese quel documento è diventato definitivo. Inoltre, il 29 agosto dello scorso anno avevamo firmato con i sindacati il calendario scolastico per asili e scuole dellinfanzia, valido fino al 31 luglio 2008».
A questo punto Palazzo Marino ha intenzione di passare ai fatti. Lordine di servizio sarà ritirato alle educatrici che hanno risposto in modo positivo. Ma per le circa 150 irriducibili del «no» saranno studiate forme di intervento. E non si escludono sanzioni formali.
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