
La petizione lanciata sul sito del Comune venerdì scorso si intitola "Emergenza caldo negli asili nido e scuole dell'infanzia comunali di Milano" e ieri aveva già raccolto oltre 3mila firme, il triplo di quelle richieste per ricevere risposta dalla giunta. L'ha lanciata un gruppo di "genitori e cittadini preoccupati" per "denunciare una situazione sempre più insostenibile", la "scarsità di mezzi di rinfrescamento delle aule, in un contesto climatico che da anni non si può più considerare eccezionale. Le temperature raggiungono livelli intollerabili, gli ambienti scolastici sono vere e proprie serre. I bambini, ancora molto piccoli, ne risentono pesantemente: sudano in continuazione, sono spossati, dormono male, alcuni arrivano addirittura ad avere la febbre a fine giornata. Anche il personale lavora in condizioni estremamente difficili". É "inaccettabile - scrivono - che nel 2025 i bambini della scuola pubblica siano costretti a subire il caldo estremo senza alcuna tutela in una città che si professa attenta alla sostenibilità e al benessere". Chiedono quindi di "intervenire concretamente e con urgenza, dotando gli asili di adeguati sistemi di raffrescamento". La Commissione Educazione sarà convocata a breve. Ieri in Consiglio la petizione è stata appoggiata in maniera bipartisan, dalla capogruppo dei Riformisti e deputata di Azione Giulia Pastorella o d al consigliere FdI Pietro Celestino e dal capogruppo Riccardo Truppo che hanno riferito di "34 gradi alle 7,41 del mattino. Molti bimbi sono andati a casa con la febbre o hanno avuto malori. Si trovino soluzioni". Ieri in compenso è ripartito il piano "Milano Aiuta Estate" che offre supporto agli anziani e ai fragili che trascorrono i mesi caldi in città. Prevede il potenziamento dei servizi di assistenza ordinari (dalla consegna dei pasti all'assistenza domiciliare) e attività ricreative come ginnastica dolce e balli nelle Case di quartiere, iniziative nei musei, entrate gratis ai Bagni Misteriosi. "Un piano - dichiara l'assessore al Welfare Lamberto Bertolé - attento alle esigenze di tipo assistenziale e di socialità". É possibile chiedere aiuto e informazioni al contact center 02.02.02, dal lunedì al sabato dalle 8 alle 18. In caso di ondate di calore gli operatori contatteranno i più fragili - sono oltre 850 i casi segnalati - per sincerarsi delle loro condizioni. E date le ondate di calore previste anche nei prossimi giorni, il governatore Attilio Fontana firma un'ordinanza urgente volta a tutelare per la salute e la sicurezza dei lavoratori esposti alle alte temperature, "è la nostra priorità" sottolinea. La decisione dopo una riunione con sindacati e datori di lavoro convocata ieri dall'assessore al Welfare Guido Bertolaso. Entrerà in vigore da mezzanotte e un minuto e fino al 15 settembre,vieta il lavoro all'aperto tra le 12,30 e le 16 nelle aree edili, cave, aziende agricole e florovivaistiche nei giorni in cui il rischio è classificato come "alto" sulla base della mappa interattiva di Worklimate.
Sono escluse le attività urgenti e di pubblica utilità, purché siano adottate tutte le misure di prevenzione previste: "Avevamo già inviato le linee guida per la tutela dei lavoratori lo scorso 13 giugno - ricorda Fontana -, trasformiamo le raccomandazioni in un provvedimento concreto".