Asili, tariffe personalizzate E addio scaglioni di reddito

Asili, tariffe personalizzate E addio scaglioni di reddito

Novità in arrivo per tariffe e graduatorie di asili e mense scolastiche: si dirà presto addio alle attuali fasce Isee e si arriverà a una tariffazione personalizzata. Il progetto è stato presentato dall’assessore all’Educazione e vicesindaco Maria Grazia Guida alla commissione Istruzione di Palazzo Marino. Le linee guida del provvedimento prevedono la revisione degli scaglioni di reddito, dai nidi alla refezione alle case vacanza. In nome di «un sistema più equo e più omogeneo».
In particolare, ha spiegato il vicesindaco, si abbandoneranno le cinque fasce Isee oggi in vigore per le rette agli asili nido, per cui «chi ha un reddito di 12mila euro paga la stessa cifra di chi lo ha di 20mila» e «sono penalizzate le famiglie che hanno un reddito più basso».
Con le tariffe personalizzate si aumenteranno le fasce per «differenziare di volta in volta la tariffa alle famiglie». Il progetto di riforma sarà illustrato con maggiori dettagli la prossima settimana. La revisione riguarda innanzitutto i criteri per le graduatorie degli asili: «Oggi il sistema in vigore comporta che le famiglie abbiano informazioni sulla loro posizione a luglio. Vogliamo anticipare l’iter in modo che a maggio ci siano già graduatorie pressoché definitive, per dare risposte chiare e certe alle famiglie per la fine di maggio».
La riflessione sul capitolo tariffe riguarderà anche i 2.100 casi di famiglie che non hanno presentato la dichiarazione Isee per l’asilo nido del proprio figlio: «Considerando che la tariffa massima è di 465 euro al mese, possiamo anche pensare che qualcuno non sappia come compilare i moduli, ma qualche considerazione dovremo farla». Stesse «riflessioni» per quanto riguarda il pre-scuola e i giochi serali, i servizi offerti dal Comune per i bambini delle statali che permettono ai genitori di portarli a scuola alle 7.30 e di lasciarli fino alle 18: «Per questi servizi - ha rimarcato Guida - con cui noi integriamo il servizio dello Stato, spendiamo circa 5 milioni all’anno.

Alle famiglie basta una autocertificazione sul reddito per averli gratis o fino a un massimo di 26 euro al mese». Infine il trasporto scolastico «per cui spendiamo 6 milioni all’anno. Per le famiglie è gratis o quasi ma alle volte viene richiesto anche per bambini che abitano a 700 metri dalla scuola».

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