Aprire un asilo nido può essere la carta vincente per le donne che vogliono rendersi indipendenti, essere circondate dalla tenerezza dei più piccini e magari tornare a lavorare dopo la maternità. Per lo meno, risolve il problema di dove lasciare il pupo. Ma destreggiarsi tra permessi, regolamenti e normative e trasformarsi da mamme a imprenditrici non è semplice. Lassessorato alle Politiche del lavoro e delloccupazione del Comune ha creato per questo la guida «Intraprendere nei servizi per la prima infanzia». «Favorire loccupazione femminile - spiega lassessore Andrea Mascaretti - è uno degli obiettivi della nostra amministrazione. In particolare, lapertura di nuovi asili porta due vantaggi per le donne: alcune di loro troveranno lavoro e molte altre avranno a chi affidare il figlio mentre si dedicano alla propria carriera».
La guida, che si può ritirare gratuitamente nei centri formazione del Comune, gli sportelli lavoro, i consigli di zona oppure scaricare dal sito www.femalejob.net, è divisa in due parti. La prima, più teorica, affronta i problemi dei bambini di oggi, delle nuove famiglie e della vita frenetica della città, esamina le problematiche psicologiche dellattività di educatrice e permette di capire se ci si sente davvero pronte a lavorare nel campo, bellissimo ma anche complesso, dei servizi per bambini da zero a tre anni.
La seconda è un vero e proprio vademecum della futura imprenditrice. Spiega come redigere un business plan, cioè valutare la richiesta di servizi per la prima infanzia e le possibilità economiche dei clienti, scoprire i segreti dei concorrenti già sul mercato e trovare i finanziamenti nelle banche e negli enti pubblici. Riporta di dati sugli asili già aperti (369, di cui 166 pubblici e 203 privati) e sulla popolazione detà inferiore ai tre anni nelle varie zone della città. Descrive nel dettaglio i diversi tipi di servizi per linfanzia, dalla ludoteca al vero e proprio asilo nido, passando per il nido famiglia e il micronido. Elenca quali lauree e diplomi occorrono per fare leducatore e tutte le caratteristiche che la sede dellasilo deve avere. Per esempio, è obbligatorio che nidi e micronidi siano al piano terra, direttamente collegati a uno spazio allaperto per giocare, mentre un nido famiglia si può creare anche in casa propria.
Sul fronte più strettamente imprenditoriale, la guida spiega come creare unazienda: scegliere se costituire una società di persone o di capitali, se lavorare da sole o associarsi con altre persone, rivolgersi a un notaio per costituire la società, iscriversi al registro delle imprese e alla Camera di commercio, aprire una partita Iva, mettere i dipendenti in regola con i contributi e lassicurazione Inail.
Liniziativa nasce allinterno del progetto «Equale Female Job», che ha proprio lobiettivo di sperimentare nuove forme dimpresa nei servizi per la prima infanzia, per aiutare le donne a conciliare famiglia e carriera. «Qui a Milano - aggiunge Mascaretti - i dati sono confortanti.
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