da Roma
Il colpo di scena arriva solo in serata, quando sembra che una giornata di passioni incandescenti si sia appena sopita, e quando il Quirinale decide di scendere in campo con una nota ufficiale: «Solidarietà a Giampaolo Pansa per le contestazioni subite a Reggio Emilia». Quando il messaggio del presidente Giorgio Napolitano viene diramato sono passate solo poche ore dalla nottata di lunedì, quando a Reggio Emilia Giampaolo Pansa, invitato dalla Libreria dellArco alla prima conferenza sul suo ultimo libro ha subito la contestazione di un gruppo antagonista che si è firmato Militanten antifascisti. Grida, insulti, striscioni, cori antifascisti dantan.
Tutto contro La Grande Bugia, il libro-simbolo, quello in cui Pansa ha fuso in un pamphlet la polemica sulla Resistenza, un anno di critiche feroci raccolte per i suoi Il sangue dei vinti e Sconosciuto 1945, e ha attaccato le ricostruzioni ufficiali sullinsurrezione, suscitando (a sinistra) polemiche a non finire. Per tutta la giornata aveva incassato comunicati di solidarietà: dal leader Udc Pier Ferdinando Casini («A Pansa la solidarietà più sincera») al deputato della Margherita Renzo Lusetti («Gli sono vicino»), dalla vicepresidente della Camera di An Giorgia Meloni («Solidarietà e gratitudine a Pansa»), ai deputati azzurri Burani Procaccini e Garagnani. Cè anche qualcuno, come la Rete antifascista di Reggio Emilia, solidale con i suoi contestatori.
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