Assedio di categorie e imprese Corsa alla deroga «last minute»

Sembrano i saldi dell’ultimo minuto. Ma la corsa alla deroga per tutti, dopo le aperture della giunta ad estendere gli sconti ai residenti nella Cerchia, era scontata. Anche la capogruppo del Pd aveva avvertito il sindaco, «basta ascoltare solo i piagnistei dei radical-chic, piuttosto tuteliamo i lavoratori che non possono fare a meno dell’auto per venire in centro». E si sono fatte avanti imprese, negozi, ristoratori, bar, avvocati. A farsi portavoce dell’appello all’Osservatorio “Area C Imprese“ istituito da ieri con 14 associazioni di categoria, Amat e gli assessori al Commercio e all’Ambiente sono state in primis Assolombarda e Unione del commercio. «Chi è titolare di un’attività in centro paga le imposte e le bollette e ha diritto alla residenza d’impresa, del resto viene assegnata anche ai domiciliati in centro» ha fatto presente il rappresentante di Confcommercio Simponpaolo Buongiardino. Tradotto: stesso trattamento di chi vive in zona 1, almeno per un veicolo 40 pass gratuiti e solo 2 euro invece di 5 per gli ingressi successivi. La platea - ma è un calcolo al ribasso - si aggira intorno a 15-20mila attività (sono già 9-10mila gli esercizi pubblici e negozi del centro). Gli assessori sono cauti. «È una delle questioni che dovranno essere esaminate nei prossimi giorni dal settore Traffico» rimbalza l’assessore al Commercio Franco D’Alfonso. L’assessore al Traffico Pierfrancesco Maran ribadisce che, come per i residenti, «le proposte intelligenti che ci arrivano dalle zone e dalle categorie saranno valutate nel corso dei primi due mesi di test». In frenata la presidente di Amat Maria Berrino: «Numeri così consistenti rischierebbero di stravolgere il risultato di Area C, ma ovviamente sarà una scelta della politica». Anche il presidente dell’Ordine degli avvocati, Paolo Giuggioli, ieri ha chiesto con una lettera al sindaco Pisapia l’esenzione dal ticket per i 20.300 iscritti all’Albo, ma i legali sarebbero insorti «scandalizzati contro di lui», aderendo invece alla lettera di protesta scritta dall’avvocato Anna Gerometta del comitato Mamme Antismog e diffusa ieri tra i colleghi da Alberto Guariso.
Al tavolo in Comune - e potrebbe trovare sponda - c’è stata anche la richiesta avanzata dalle autorimesse del centro che rischiano il calo del 40% degli affari, e dagli hotel di zona 1: ticket di 2 euro per i clienti, si farebbero carico della registrazione delle targhe e del pagamento e nel caso dei silos andrebbe «venduto» con il pacchetto di 4 ore per posteggiare. Artigiani e operatori del commercio provano a spingere per usare ticket da 5 euro, che comprende per loro anche 2 ore gratis di parcheggio, anche sulle strisce blu fuori dalla Cerchia. La presidente di Amat ha descritto il monitoraggio al via da lunedì, «un paio di mesi potrebbero essere sufficienti per valutare l’impatto e prendere eventualmente le prime contromisure».

Gli indicatori scelti riguardano il flusso di traffico, ambiente (aria, incidenti, rumore), riscontro economico (introiti, multe, reinvestimento sulla mobilità) ma anche l’attrattività del centro con la congestion, compresa la rivalutazione degli immobili e gli scontrini battuti da un numero di negozi e bar a campione. Alcune deroghe potrebbero scattare di conseguenza.

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