Ma assessori e consiglieri non vogliono tornare a scuola

Gli amministratori pubblici liguri - assessori e consiglieri regionali e provinciali delle città capoluogo - tornano a scuola. O meglio: sono «vivamente invitati» a tornare a scuola, partecipando al corso di formazione previsto dal Decreto numero 27 del 29 gennaio 2008 e dal relativo protocollo d’intesa firmato ieri tra i rappresentanti di Sspal-Scuola superiore della pubblica amministrazione locale, Anci-Associazione nazionale comuni italiani, e Url-Unione regionale province liguri. Per ora gli inviti sono estesi ai 366 amministratori locali, ma la frequenza non è obbligatoria.
Ed è proprio questo l’aspetto che condiziona, in qualche modo, l’iniziativa, visti l’adesione volontaria e il fatto che non si ricevano gettoni di presenza, né altre forme di incentivo - «mancu ûn panettu»... - che non siano la consapevolezza della propria impreparazione a distinguere, che so? una delibera da una determina, o un’interpellanza da un’interrogazione. Per questo, mentre Pierluigi Vinai, segretario generale di Anci Liguria e dirigente nazionale Sspal, responsabile Ufficio servizio formazione in convenzione per il Centro-Nord, si augura «una massiccia partecipazione all’iniziativa», i primi sentori in termini di iscrizioni al corso sembrano confermare uno scarso interesse. «Eppure vale la pena, si tratta di una “prima assoluta“, per la Liguria - spiega Vinai -. Il corso Formal, infatti, finanziato dallo Stato e dedicato ai percorsi formativi per amministratori degli enti locali e politici del futuro, è un progetto in cui la Liguria è stata scelta dal governo come regione pilota insieme a Toscana e Campania. Indiscutibile, inoltre, è la qualità dei docenti, tutti di altissimo livello».
L’esperienza si articola in sei lezioni a partire da quella di giovedì a Palazzo Ducale sul codice delle autonomie locali. Fin dalla prima occasione si vedrà il tasso di adesione e, soprattutto quello di assenteismo: gli incontri sono «pubblici», anche se - per ovvie ragioni organizzative - non aperti al pubblico. Sarà possibile, quindi, verificare immediatamente la sensibilità - e l’umiltà - dei 366 potenziali «bisognosi», i cui nomi verranno resi noti. Gli altri appuntamenti in programma si terranno a La Spezia, Imperia e Savona per concludersi ad aprile nuovamente a Genova, e riguarderanno fra l’altro le competenze del pubblico amministratore, il ruolo e i controlli della Corte dei conti e il federalismo fiscale.

Il presidente della Provincia di Savona, Angelo Vaccarezza, a nome dell’Unione regionale Province Liguria, si augura che gli amministratori locali, assessori e consiglieri, colgano l’occasione di partecipare a tutte le sei giornate, mentre il sindaco di Genova Marta Vincenzi, in qualità di presidente dell’Anci Liguria, auspica la continuità del progetto, che dovrebbe comprendere anche forme di verifica dell’apprendimento: «Questo tipo di formazione - insiste Marta Vincenzi - è ancora più utile per gli assessori, visto che in molti casi vengono chiamati ad amministrare senza avere avuto nemmeno esperienze di consigliere di Comune o Municipio». Fondamentale, adesso, è che lo capiscano gli interessati.

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