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Le associazioni milanesi «InContemporanea» in Triennale

Basterebbe il titolo, «Noi siamo qui», per dare una prima risposta al dibattito, in questi giorni particolarmente intenso, sul ruolo della cultura a Milano. «Noi siamo qui» è infatti il titolo della quarta edizione di «inContemporanea», un progetto di Gabi Scardi che raduna fino a domenica in Triennale (dalle 10.30 alle 20.30, ingresso libero) il meglio delle associazioni milanesi che operano nel campo dell'arte contemporanea. Promossa dalla Provincia di Milano, che ha inteso costituire una rete tra chi si occupa delle arti contemporanee, e ospitata dalla Triennale, premurosa ospite della creatività giovanile della nostra metropoli, la mostra comprende i lavori di una dozzina di associazioni. Ne esce un vitale puzzle creativo che ha nei quartieri periferici la sua massima espressione: Viafarini, associazione dell'omonima via che con intelligenza promuove giovani artisti, presenta «Finché morte non ci separi..», un progetto di Milovan Farronato nel quale una scultura di Anna Galtarossa e le architetture galleggianti di Giulio Frigo «sfilano» da via Paolo Sarpi alla Triennale, riflettendo sul ruolo di Chinatown a Milano. Da via Sarpi muovono anche le performance di freeUndo e Steve Piccolo, che hanno coinvolto giovani cinesi della zona. Direttamente dall'Isola, quartiere-laboratorio dell'arte contemporanea milanese, l'Isola Art Center presenta in Triennale una riflessione sul conflitto tra abitanti, autorità e società immobiliari. L'associazione Ar.ri.

vi si concentra invece su Città Studi mentre AssabOne ha chiamato i giovani milanesi Pierluigi Calignano, Alessandra Spranzi ed Enzo Umbaca a interpretare in modo poetico via Padova. Molte altre le associazioni e gruppi che partecipano all’iniziativa milanese.

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