Assunzione lampo, il sindaco si pente

Tanto tuonò che piovve. Il sindaco rosso di Fossombrone (Pesaro-Urbino), Maurizio Pelagaggia, cancella l’assunzione lampo. Quel contratto part-time da 15mila euro l’anno per l’esperto informatico del Comune viene stracciato, quasi alla stessa velocità con cui era stato concesso al vincitore del bando, a dir poco «sospetto» secondo un consigliere dell’opposizione. La storia l’ha raccontata il Giornale il 18 febbraio scorso, sottolineando coincidenze curiose: M.F., colui che s’era sudato il posto battendo la concorrenza di soli tre candidati, risulta essere: a) ex assessore di Rifondazione comunista nella vicina Acqualagna; b) figlio dell’addetta all’Ufficio del personale; c) nipote della responsabile del settore tributi sempre nel municipio di Fossombrone.

In paese scoppia il caso, ma ora Pelagaggia si pente e annulla tutto. Per evidente «violazione di legge» nella procedura di selezione. E l’impiego che calzava preciso come un «vestito su misura», appena confezionato, è già da buttare...

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