Arte contemporanea allo Spazio Oberdan accoglie un suggestivo e inedito progetto espositivo dal titolo «Astrattismi Paralleli». Si tratta di una mostra che raccoglie le fotografie di Carlo D'Orta e Danilo Susi, frutto di percorsi distinti ma convergenti di due artisti entrambi impegnati nella ricerca, con lavori che si basano sui riflessi, dell'elemento astratto visto come passaggio tra realtà e fantasia. L'iniziativa è promossa dalla Provincia di Milano con il patrocinio di Rufa/Libera Accademia di Belle Arti di Roma. Come sottolinea il curatore della mostra Valerio Dehò «l'utilizzo del digitale consente di rileggere il paesaggio urbano attraverso inedite inquadrature suggerite da riflessi, dallo specchiarsi delle immagini nell'acqua e nel cristallo, proponendo storie che raccontano la città attraverso inusuali punti di vista». Il processo creativo di Carlo D'Orta nasce infatti all'interno della città metropolitana, usata come medium grazie ai riflessi dei grattacieli, delle vetrine o delle altre superfici specchianti. Le sue «Vibrazioni» e «Paesaggi surreali» sono realizzati in base all'assoluta fedeltà alle forme riflesse reperite nella realtà, con un'occasionale rielaborazione digitale dei colori per ottenere una fotografia pittorica. Danilo Susi lega il proprio processo creativo alla natura, all'acqua, elemento primordiale tutt'uno col sacro femminino generatore di vita. Nasce così «Acquastratta», immagini fedeli alla realtà tanto nelle forme che nei colori, senza alcun intervento post-produzione. Come lo specchio di Alice è il media di transizione tra realtà e irrealtà, così il vetro di Carlo D'Orta e l'acqua di Danilo Susi sono l'elemento di passaggio dalla dimensione fisica a quella metafisica. La ricerca dei due artisti diventa un viaggio nei recessi dell'anima, attraverso la porta dell'astrazione, secondo la lezione di Paul Klee.
Il percorso della mostra è arricchito dalla sezione dei lavori di Albano Paolinelli dal titolo «La città parallela», che documenta la ricerca sul «nuovo paesaggio» che l'artista porta avanti da alcuni anni, mettendo in moto dispositivi pittorico-visivi di investigazione profonda che sollecitano una riflessione originale e diversa su «città» e «paesaggio».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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