da Milano
Atlantia incassa lattesa conferma allemendamento che dà il via libera alle convenzioni tra Anas e Autostrade per lItalia, con annesso un pacchetto di investimenti per sette miliardi. Ora il provvedimento - il cosiddetto «decreto legge salva infrazione Ue» - deve essere votato in aula sia alla Camera che in Senato per la definitiva conversione in legge: a Montecitorio il voto finale è previsto fra martedì e mercoledì della settimana prossima.
Un risultato che la Borsa ha festeggiato in anticipo mercoledì, facendo della controllante Atlantia la regina del listino, con un rialzo vicino all8 per cento: di conseguenza, ieri la giornata è stata allinsegna dei realizzi, chiudendosi con il titolo del gruppo che fa capo alla famiglia Benetton in calo dello 0,79 per cento.
La sensazione del mercato è comunque positiva: dallapprovazione della convenzione ci si aspetta la chiusura definitiva di tutti i contenziosi, da quello tra Autostrade e governo a quello tra Roma e la Ue, e lavvio di una stagione di stabilità per il gruppo.
Così, nellattesa del voto finale, i commenti sono unanimemente favorevoli, a cominciare naturalmente da quello del presidente di Atlantia, Gian Maria Gros-Pietro: «Ciò che per noi è molto positivo è latteggiamento del nuovo governo, la volontà di voler risolvere il problema: adesso aspettiamo di vedere la soluzione». Il presidente di Aiscat, Fabrizio Palenzona, ha auspicato «che il provvedimento passi e venga allargato a tutto il comparto» delle concessionarie autostradali. Anche il presidente dellAnas Pietro Ciucci, ovvero laltra parte in causa, dichiara di «condividere il testo».
E lapplauso è decisamente bipartisan, tanto da coinvolgere uno storico «avversario» di Autostrade, fin dai tempi della mancata fusione con Abertis, come lex ministro Antonio Di Pietro, che annuncia lintenzione di votare lemendamento del governo. «Lemendamento Anas-Aspi era stato già presentato da me e poi ritirato allultimo momento su richiesta del presidente del consiglio - ha dichiarato -. La coerenza vuole che noi dellItalia dei Valori lo votiamo».
Approvazione «senza ulteriori indugi»: è infine la richiesta dei sindacati confederali dei trasporti.
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