Atletica Zurigo aspetta Bolt, ma il record lo fa la Isinbayeva

Zurigo. Stanchissimo, ma sempre il più veloce del mondo, Usain Bolt lo ha dimostrato anche ieri sera sulla magica pista del Leitzgrund di Zurigo. Delusissima, ma sempre la regina delle trapeziste Yelena Isinbayeva: affogata e affondata a Berlino, eccola di nuovo sul tetto del mondo per aggiungere un primato alla collezione: ora sta lassù a m. 2,06. Quindicecimo primato all’aperto sul totale di 27. Straordinaria.
Invece il recordman giamaicano ha corso in 9“81, ma quanta fatica per tener dietro Asafa Powell, visto, arzillo e con il sorriso sulle labbra. Bolt ha fatto divertire il pubblico nei suoi giorni svizzeri. La sua gigantesca sagoma posta su una rotaia ha fatto divertire tanti ragazzi che si sono provati sui 50 m.
Inutile pensare che non vincesse sempre Bolt. E così ieri sera: Powell lo ha fatto soffrire fino ai 75 metri. Partito meglio, l’ex recordman ha messo Bolt nella condizione di cercare l’accelerazione finale per spuntarla. Per Bolt era l’undicesimo cento metri della stagione. Per Powell (tempo 9“88) è stata la cinquantaquattresima volta in cui è sceso sotto i 10 netti, anche questo è un numero da Guinness. Terzo l’americano Patton (9“95), poi Rodgers (9“98). Quattro uomini sotto i dieci netti. E, finalmente, Bolt è riuscito ad essere il peggiore di tutti in qualcosa: peggior tempo di reazione (0.178), mentre Powell è stato il migliore (0.153).
Yelena Isinbayeva ha ritrovato il suo feeling con il successo e con il record regalandosi una sorpresa. Con un po’ di batticuore ha affrontato la prima misura (m.4,71) saltata al primo tentativo. Solo a quel punto è tornato il sorriso sul viso della zarina di Volgograd. La polacca Rogowska ha provato a renderle vita dura. Non a caso è stata lei la grande miracolata della sua defaillance mondiale. La polacca ha saltato 4,76 e costretta la russa a salire ai 4,81. A quel punto c’è stata la resa della polacca e il ritorno al bel tempo antico della campionessa olimpica. Primo tentativo ed eccola a 5,06. L’ultima volta fu a Pechino, poi ci sono state le lacrime di Berlino. Ed ora il sorriso è tornato splendido come i salti. E così Blanca Vlasic che nell’alto ha confermato di aver ritrovato forma e classe. Dopo il successo mondiale ecco un 2,01 per vincere, poi tre tentativi a 2,05 (falliti). Quinto posto per Antonietta Di Martino (1,94).

Pista veloce, gare da brividi. Sanya Richards ha onorato il titolo di campione del mondo dei 400 metri correndo nel miglior tempo dell’anno (48“94). Lashawn Merritt continua a mettersi dietro Wariner nei 400 metri (44“21).

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