2REGOLAMENTO
Nessuno ha rispetto
Sulle vetture dellAtm è esposto un regolamento che, purtroppo, è lettera morta perché lazienda stessa non lo fa rispettare. Capita infatti di imbattersi sempre più spesso in passeggeri che mangiano e che bevono (la maggior parte extracomunitari che se ne infischiano delle regole, ma anche italiani consapevoli che tanto nessuno li sanziona) e persino in persone che fumano a bordo di bus e tram. «Pippate» tollerate pure dagli autisti: quelli, ad esempio, che ieri pomeriggio rientrando al deposito del Giambellino erano impegnati alla guida e fumavano en plen air. Sanzionati? Non scherziamo.
Sostiene il presidente di Atm Elio Catania che il personale addetto ai controlli «è insufficiente», allora perché non affiancare i pensionati ai controllori? Si otterrebbe un risultato certo: i portoghesi sparirebbero dai bus e tram dellazienda di foro Bonaparte e le regole, tutte le regole sarebbero fatte rispettare, senza eccezione.
2UN ALTRO «SCONCIO»
Portiere aperte prima
Trovo la tribuna adatta per segnalare un insopportabile e pericoloso sconcio: il fatto che la stragrande maggioranza dei tramvieri apra le portiere quando il tram è ancora in movimento, talvolta parecchi metri prima dell'arresto. Sembra che i conducenti lo facciano con disprezzo non solo dellutenza, ma anche degli stessi tram, soprattutto se sono i nostri magnifici e indistruttibili tram più antichi, che troppo spesso sembrano finiti in pessime mani.
Luca Della Bianca
2SENZA PREAVVISO
«Catania si faccia un giro»
Qualcuno dovrebbe invitare Elio Catania, presidente di Atm, a farsi un giretto sui mezzi pubblici senza preavviso. Che scoprirebbe? Be, limpossibilità di arrivare a destinazione senza ritardo e con mille disagi. Ritardi e disagi, paroline di troppo per lufficio stampa del presidente dove, lo scrivete voi giornalisti, tentano sempre di indorare la pillola.
Lucia Minervino
2UN ERRORE «AVALLATO»
Stimato manager cacciato
Centottantadue sinistri e questultimo dovuto a errore umano. Via lautista distratto? No, Atm caccia via un vecchio e stimato dirigente, Roberto Massetti.
Giulia Fornovo