Quellistantanea di tram e bus a passo di lumaca va «guardata in controluce»: «Milano e Roma sono due città non paragonabili. La prima è policentrica rispetto alla seconda che vede uffici, direzioni e quantaltro spalmato sullintera area urbana. Cè poi da tenere in considerazione un aspetto: se la circolazione è uniformemente rallentata, be allora anche la velocità si adegua e i picchi di spostamento restano costanti ovvero i disagi sono minori».
Considerazioni tecniche di Roberto Massetti, direttore generale dellAtm. Che guarda al centro di Milano «dove, ancora, si gode di una condizione particolarmente fortunata grazie alle tre linee della metropolitana»: «Un milione di viaggiatori al giorno che è un volume di traffico impressionante» annota Massetti. Ma in superficie è unaltra storia, «la regolarità è costantemente minacciata dal cosiddetto movimento a singhiozzo del traffico» e, quindi, «ogni soluzione migliorativa deve, comunque, essere indirizzata non solo nei confronti delle aree circostanti ma parte del centro». Annotazione suffragata con tanto di mappe dei flussi «perché la vivibilità e lattrattiva delluno sono direttamente conseguenza delle condizioni che ritroviamo al suo esterno».
Punto di partenza di ogni ricetta per razionalizzare il traffico nellintera area cittadina e sfruttare al massimo e al meglio il trasporto pubblico: «Tra le tante soluzioni, come azienda tramviaria, credo che bisogna migliorare e far conoscere il nostro servizio per attrarre più utenza. Molto spesso accade che la scelta dellauto avviene effettivamente perché mancano le informazioni di base, sulla caratteristica della rete di trasporto e sulle certezze dei tempi di trasferimento».
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