Attacco terroristico simulato all’aeroporto

È durata circa mezz’ora ieri pomeriggio all’aeroporto di Fiumicino, l’esercitazione antiterrorismo volta a simulare l’attacco all’«isola F», l’area del terminal C riservata ai voli per gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e Israele. Due falsi kamikaze imbottiti di esplosivo giunti in auto al «Leonardo da Vinci» hanno simulato un attentato. Risultato finale dell’esercitazione: un terrorista morto assieme ad altri due poliziotti e altrettanti passeggeri e un altro attentatore ferito e catturato poco prima che riuscisse a farsi saltare in aria. Feriti e prontamente ricoverati al pronto soccorso dello scalo anche tre passeggeri. Una cinquantina in tutto gli uomini delle forze dell’ordine impegnati, insieme con il personale della società Aeroporti di Roma, coordinato dal responsabile della prevenzione e protezione Adr, Luigi Cepetti, nell’esercitazione organizzata dal ministero dell’Interno. Vi hanno preso parte anche artificieri, tiratori scelti, un elicottero della Polaria, vigili del Fuoco, carabinieri, militari della guardia di Finanza e personale di Adr Security, unità cinofile.

Al termine dell’esercitazione, che - nonostante i ripetuti annunci in italiano e in inglese - ha comunque fatto venire i brividi ad alcuni viaggiatori in transito nell’area partenze del terminal C all’oscuro di tutto o quasi, è stata espressa soddisfazione per l’efficienza dimostrata da tutti gli operatori e coloro che sono intervenuti.

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