Paola Balsomini
Ancora un rogo di auto a Genova, in via Pavese, sulle alture di Pegli. E il secondo in meno di una settimana: quattro giorni fa alle 4 di mattina in via Marzabotto i Vigili del Fuoco sono intervenuti per spegnere lincendio di sei autovetture e uno scooter. Sulle cause sono ancora in corso le indagini ma a questo punto sembra evidente la matrice dolosa e in città si sta indagando su un nuovi attentati incendiari, dopo quelli che qualche mese fa avevano coinvolto anche il levante genovese. Lennesimo segnale di un degrado e un malessere che è in aumento, soprattutto nei quartieri difficili della città, nelle periferie e nelle zone popolari. Un problema che viene anche ricondotto ad una mancanza di infrastrutture. E, se la giunta regionale promette di realizzare in Liguria mille nuovi alloggi di edilizia residenziale sociale per le fasce deboli, il bilancio dellAssociazione Edili parla chiaro: nellultimo decennio a Genova si è pensato soprattutto alla zona portuale, ai centri commerciali, ai vicoli, quelli belli, quelli di «facciata» che danno il benvenuto della città ai foresti. I numeri: Milano ha costruito negli ultimi 8 anni 69.000 posti auto, ha destinato una superficie di 1,2 milione di metri quadri all'edilizia residenziale sociale a canone moderato e a canone speciale; su 46 aree comunali ha previsto la costruzione di 20 mila alloggi per milanesi e 630 minialloggi per l'uso temporaneo degli studenti.
E Genova? Ferma al palo.
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