da Karachi
Un attentato al consolato americano a Karachi, che fa seguito al massiccio raid di mercoledì dellesercito contro un presunto campo di addestramento di al Qaida, ha insanguinato ieri lattesa per la visita del presidente Bush in Pakistan, Paese chiave per la lotta contro il terrorismo internazionale. Unauto guidata da un kamikaze è saltata in aria dopo aver cercato di speronare un veicolo della rappresentanza Usa nei pressi del consolato americano. Lesplosione, secondo fonti della polizia, ha causato almeno quattro morti e una trentina di feriti, di cui tre in gravissime condizioni. Bush, attualmente in India, ha voluto dare personalmente la notizia al suo seguito. «Ma i terroristi non ci fermeranno - ha aggiunto -. Non cè alcun cambiamento nei miei piani di viaggio in Pakistan».
Le vittime sono un diplomatico americano, David Foy, il suo autista e un paramilitare pakistano. La quarta persona non è stata ancora identificata ma la polizia crede che si tratti dellattentatore. Jehangir Mirza, capo della polizia della provincia di Sindh, ha stimato che lautobomba conteneva almeno 15 chilogrammi di esplosivo. Il portavoce del governo provinciale di Sindh ha affermato che «dopo le prime indagini, la polizia sospetta il coinvolgimento di Jundulah», un gruppo legato ad al Qaida che nel giungo del 2004 aveva già compiuto un altro attentato nella città contro un capo dellesercito. Il presidente pakistano Pervez Musharraf ha condannato duramente lattentato e ha ribadito la sua alleanza con gli Usa. «Questo atto insensato - ha dichiarato - non minerà la nostra ferma convinzione di continuare la lotta implacabile contro il male del terrorismo. Dobbiamo continuare a lavorare assieme per eliminare questa minaccia».
Lattentato giunge in un momento molto delicato anche alla luce dello storico accordo di collaborazione sul nucleare civile raggiunto tra gli Stati Uniti e lIndia, per decenni rivale del Pakistan. Il governo di Islamabad ha ribadito ieri di augurarsi la sollecita conclusione di un patto analogo. Ma questa possibilità è stata scartata dal segretario di Stato aggiunto americano Nicholas Burns, al seguito di Bush. Il presidente americano arriverà in Pakistan questa sera tardi e domani visiterà Islamabad. Fin dallinizio non era prevista nessuna tappa a Karachi. Questo viaggio viene interpretato da molti come un gesto di appoggio alloperato di Musharraf, da giorni bersagliato dalle polemiche.
Non è la prima volta che il consolato americano a Karachi è vittima di episodi di questo tipo.
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