Gerusalemme - Gli abitanti di Gerusalemme hanno vissuto oggi una nuova giornata di terrore: un gigantesco trattore Caterpillar guidato da un palestinese ha travolto per centinaia di metri nella centrale via Jaffa tutti gli automezzi che gli si paravano davanti, incluso un autobus che è stato ribaltato. Un attentato che scuote il Paese anche perché ne colpisce la città simbolo. Hussam Tayassir Dawiat: questo il nome dell'attentatore palestinese: aveva 30 anni e viveva con la moglie e due figli nel sobborgo di Zur Baher, a Gerusalemme est. Era lui alla guida del Caterpillar che ha travolto bus e auto seminando la morte e poi è stato ucciso.
L’attentato è stato rivendicato con una telefonata dai gruppi "Imad Mughnieh". Secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa palestinese "Maan", nella telefonata dei miliziani palestinesi all’agenzia per rivendicare l’azione è stata preannunciata la diffusione di un comunicato contenente i particolari dell’operazione. Un portavoce di Hamas a Gaza, Sami Abu Zuhriha, ha commentato che il fatto potrebbe essere "la reazione logica e naturale, per le violenze compiute da Israele in Cisgiordania, a Gerusalemme e a Gaza".
Il primo bilancio, ancora ufficioso, parla di quattro-cinque morti e di oltre quaranti di feriti. Oltre al conduttore del trattore, freddato un militare di passaggio, sono rimasti uccisi altri tre, forse quattro automobilisti israeliani, secondo fonti stampa. La polizia non ha per ora pubblicato un bilancio ufficiale. Secondo una prima ricostruzione, il palestinese è riuscito a impadronirsi del Caterpillar che si trovava in uno dei cantieri allestiti per la costruzione di una linea di metropolitana metropolitana. Sceso ad alta velocità dalla via Sarei Israel è piombato nella via Jaffa dove ha investito numerose automobili, un autobus, nonchè passanti che si trovavano sui marciapiedi. Testimoni oculari riferiscono che l’uomo "aveva uno sguardo gelido" anche mentre infliggeva colpi con la grande pala del suo automezzo sul tetto di un’automobile dove, terrorizzata, era prigioniera una israeliana.
La donna, dicono testimoni oculari, è rimasta uccisa. Un bebè che era con lei è stato salvato in extremis da uno dei passanti. Un militare israeliano, studente di un collegio rabbinico, è riuscito a saltare sull’automezzo e ad ingaggiare una lotta corpo a corpo con il palestinese. Da principio ha cercato solo di bloccare la sua terribile gimcana. Poi ha sparato per uccidere. Il palestinese è un abitante di Gerusalemme est: così come il palestinese che a gennaio compì una strage di seminaristi nel vicino collegio rabbinico di Mekaz ha-Rav. Si tratta di palestinesi che hanno piena libertà di spostamento in territorio israeliano. "È necessario demolire la casa dei familiari di ogni attentatore che parta da Gerusalemme est" ha detto il sindaco Uri Lupoliansky. Finora l’episodio non è stato rivendicato da alcuna organizzazione.
Gaza: riaperti tre valichi di frontiera Israele ha riaperto tre valichi di frontiera con la Striscia di Gaza, e per la prima volta dopo un anno sarà consegnato del cemento ai locali. Lo ha riferito un portavoce militare. I valichi sono quelli di Karni, Nahal Oz e Sufa. I valichi erano stati richiusi ieri dopo il lancio di un razzo Qassam contro il sud di Israele. Secondo il governo israeliano e i responsabili del movimento islamista Hamas, un carico di cinque tonnellate di cemento sarà consegnato oggi nella Striscia. "Questo carico sarà consegnato in giornata, e passeranno circa 150 camion carichi di merci" ai punti di frontiera tra Israele e la Striscia di Gaza, ha precisato Lerner. Il portavoce ha anche spiegato che il valico di Kerem Shalom "è ancora chiuso perché inutilizzabile dopo l’attentato del 19 aprile scorso" compiuto da miliziani palestinesi. Aperto invece oggi per il secondo giorno consecutivo il valico di Rafah, tra la Striscia di Gaza e l’Egitto.
Egitto, i palestinesi sfondano il valico di Rafh Sarebbero "in migliaia" i palestinesi di Gaza che hanno sfondato il valico di Rafah, bloccati dai soldati egiziani "in assetto di guerra" e pronti a respingere la folla che chiede di aprire l’ultimo valico per entrare in territorio egiziano. Lo riferisce la tv satellitare araba al Jazeera che trasmette immagini in diretta dallo stesso valico. Nelle immagini si vede la folla che lancia i sassi in direzione dei soldati egiziani muniti - e per ora non utilizzati - di idranti nell’eventualità che la situazione degenerasse. Situazione che "sta diventando tesa - come parla l’inviato dell’emittente araba - al punto che le autorità del Cairo hanno minacciato la chiusura definitiva del Valico".
Lo stesso giornalista, ha fatto notare che la folla dei palestinesi che erano al valico in attesa di entrare "galvanizzati dalle notizie che arrivavano da Gerusalemme dell’attacco del Bulldozer, si sono lanciati verso la porta egiziana".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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