Vezzo o inestetismo i nevi rappresentano talvolta un pericolo in agguato e uno dei tumori che più spaventa e di cui più si parla è il melanoma.
Malgrado l'aumento dell'incidenza di questo tumore, che in Italia arriva a colpire ogni anno 10 persone ogni 100000 abitanti, vi è una buona notizia: la maggior parte dei melanomi oggi viene diagnosticata in fase molto precoce.
Ciò riduce la mortalità da melanoma e consente, a fronte di un piccolo intervento chirurgico, di avere una percentuale di guarigione superiore all'80% dei casi." «Prevenire è meglio che curare» è dunque una massima fondamentale per il melanoma.
Così come è fondamentale un auto-esame che ciascuno può fare sui propri nevi almeno ogni 3 mesi e che ha, per la prevenzione del melanoma, lo stesso valore che per la donna ha l'autopalpazione nella prevenzione del carcinoma mammario.
L'autoesame consente di identificare eventuali cambiamenti sospetti nei propri nevi e di sottoporli prontamente all'attenzione del dermatologo.
Dovrà destare sospetto la presenza di un nevo marcatamente diverso dagli altri nevi che costellano la nostra pelle, come fosse un «brutto anatroccolo».
Va segnalato inoltre un nevo che insorga improvvisamente o che si comporti in modo sospetto con modificazioni rapide di uno o più parametri della regola dell'A-B-C-D-E.
Ognuna delle lettere di questa regola indica una condizione che dovrebbe suonare come un campanello d'allarme.
A come ASIMMETRIA: le due metà del nevo non sono speculari e sovrapponibili
B come BORDI: i margini del nevo non sono tondeggianti, ma frastagliati ed irregolari;
C come COLORE: nel nevo ci sono aree di colore diverso dal marrone al rosso-bluastro al nero o il nevo ha cambiato il proprio colore;
D come DIAMETRO: se le dimensioni sono maggiori di 6 mm o se il nevo è aumentato improvvisamente di volume.
E come EVOLUZIONE: questa è la caratteristica più importante.
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