Attesa per l’aumento e il titolo decolla

Finmeccanica

È Finmeccanica a trainare il rialzo della Borsa italiana, con un balzo di quasi l’8%, dopo una serie di sedute molto pesanti. A far volare le azioni del gruppo aerospaziale non sono tanto le vicende industriali, quanto la decisione del ministero dell’Economia di stabilire a 250 milioni di euro il tetto massimo dell’esborso per partecipare all’aumento di capitale che Finmeccanica si appresta a lanciare. La liquidità serve a finanziare, in parte, la acquisizione da 3,4 miliardi di euro della società statunitense Drs Technologies.
Il condirettore generale Alessandro Pansa aveva parlato di un aumento compreso tra 800 milioni e 1,4 miliardi di euro. Il mercato ha reagito male alla prospettiva di un aumento di capitale. Gli analisti hanno ipotizzato che Finmeccanica punti a una ricapitalizzazione da 1,2 miliardi, cifra che potrebbe essere rivista al ribasso. Pier Francesco Guarguaglini, presidente e ad, ha detto che a suo avviso il ministero dell’Economia non diluirà la propria quota in Finmeccanica al di sotto del 30% (oggi è al 32,2%), ma ciò è imposto dall’attuale normativa. Per Finmeccanica è preferibile ottenere risorse finanziarie attraverso la ricapitalizzazione, piuttosto che cedendo asset o agendo pesantemente sulla leva dell’indebitamento.


Finmeccanica, infatti, spera di non dover finanziare a debito più di 1/3 del costo di Drs. E considerando che dall’Ipo di Ansaldo Energia difficilmente arriverà oltre un miliardo di euro, mentre la azioni Stm in portafoglio sono deprezzate, un consistente aumento di capitale sarebbe benvenuto.

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