«Se si arriverà a una riduzione delle liste di attesa, sarà dovuto alla volontà del governo e della Finanziaria 2006 che ha inserito tale obiettivo come prioritario». È il commento risoluto e puntuale del sottosegretario alla Salute, Cesare Cursi, riguardo alle iniziative intraprese dallassessore alla Sanità regionale Augusto Battaglia che, puntando sul contenimento delle prescrizioni farmaceutiche e diagnostiche, invece, «non terrebbe conto della reale situazione esistente a Roma e nel Lazio». Limpegno per soddisfare la domanda sanitaria, in primis, lha dimostrato il governo quando «ha stanziato 2milioni di euro a favore delle regioni per ridurre le liste di attesa, quanto poi - ha sostenuto Cursi - alla dichiarata diminuzione della spesa farmaceutica sarebbe tutto da dimostrare».
I numeri del ministero della Salute ricalcano verità diverse. «La spesa farmaceutica sarebbe aumentata in media del 14,4 per cento e - ha precisato il sottosegretario - nella Regione Lazio ha registrato un incremento del 15,6». Le cause? «Dal primo gennaio è stato abolito il ticket», sottolinea lesponente di An ricordando che «anche Prodi nel 2000 su specifica richiesta di Bertinotti abolì il ticket sui farmaci provocando un disastro finanziario».
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