Roma - Un tifoso della Roma ha denunciato alla procura di Roma, per atti osceni in luogo pubblico, l’attaccate giallorosso Mirko Vucinic per lo striptease improvvisato domenica sotto la curva Sud all’Olimpico dopo aver segnato il gol decisivo per la vittoria della Roma all’ultimo minuto. A presentare la denuncia-querela Flavio Tucci, 47enne cavaliere del lavoro, ex arbitro di calcio e tifoso della Roma, che questa mattina si è recato in procura accompagnato da suo avvocato Massimiliano Schepis. Tucci si definisce nella denuncia "un appassionato di sport", ma nonostante sia tifoso della Roma ha voluto denunciare Vucinic per essersi "abbassato volgarmente il pantaloncino di gioco esibendo alla platea dello stadio Olimpico e al pubblico televisivo, le parti intime coperte dalle sole mutande. Ho presentato questa denuncia - racconta Tucci - per vedere se cambia qualcosa in questo Paese. Nessuno, neanche la società sportiva, ha stigmatizzato questo gesto indecoroso che ha avuto una grande eco su tutte le testate giornalistiche. Sono un tifoso della Roma ma per me è stata una esultanza fuori luogo che ha offeso i colori giallorossi. Queste persone hanno una responsabilità seria anche nei confronti dei ragazzi e sicuramente sarà un episodio che sarà emulato. Se io mi spoglio in strada sono, giustamente, passibile di denuncia: perché loro no? Solo perché sono giocatori?".
Assolto dal giudice sportivo Il giudice sportivo Gianpaolo Tosel non ha preso alcun provvedimento nei confronti di Vucinic, dal momento che nel referto dell’arbitro Trefoloni si parla di ammonizione per generica condotta non regolamentare del giocatore montenegrino, senza alcuna aggravante. "E io - spiega Tosel - più che un giudice, sono un notaio: esamino i referti arbitrali e prendo provvedimenti di conseguenza, visto che il referto può essere superato solo dalla prova tv che non è ancora ammessa nei casi di esposizione delle terga...". Nonostante Vucinic si sia tolto non solo la maglietta, ma anche i pantaloncini per esultare dopo il gol, nel referto di Trefoloni si parla di semplice condotta non regolamentare e "io ne prendo atto - prosegue Tosel - e la traduco in termini disciplinari perché non posso cambiare ciò che è scritto sul referto.
Per punire atteggiamenti del genere, bisognerebbe cambiare il codice di giustizia sportiva. Oppure - conclude Tosel con una battuta - mettere negli stadi degli agenti delle forze dell’ordine che facciano rispettare il buon gusto".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.