Ha riaperto questa mattina, ma intanto lincasso buono, quello garantito dal carnaio domenicale, è evaporato.
La vasca grande della piscina Argelati (zona Ticinese) nella notte tra sabato e domenica scorsi, sonnecchiava in attesa di consolare i milanesi rimasti in città. Alcuni vandali si sono introdotti nellimpianto, versando latte di vernice nella vasca grande e rendendola inagibile. Un guizzo sadico e di raro tempismo, in una città assediata dal caldo. Che è costato 25mila euro a Milanosport, la società che gestisce gli impianti cittadini. La piscina più piccola invece è stata risparmiata e ha potuto accogliere i bagnanti.
Non è il primo episodio di questo genere registrato a Milano. Lo scorso anno i vandali avevano preso di mira la Cardellino, in zona Forza Armate, usando la stessa tattica: bidoni di vernice nella vasca, ma quella volta i danni furono più consistenti.
Lassessore allo Sport e Tempo libero del Comune di Milano, Alan Rizzi, ha tra le mani un problema che potrebbe, alla lunga, diventare spinoso: «È il quinto episodio di questo genere negli ultimi tre anni. Non possiamo fare altro che potenziare i sistemi di sicurezza, anche se dobbiamo capire bene in che modo, discutendone con Milanosport. È possibile che in alcuni impianti vengano sistemate delle telecamere».
Il direttore di Milanosport, Mirko Paletti, spiega che «siamo mortificati, perché non abbiamo potuto fornire un servizio ai cittadini che cercavano un po di refrigerio». Tira anche un sospiro di sollievo: «In casi come questi, oltre a dover pagare i danni, si rischia di dover annullare una stagione. Stavolta è andata tutto sommato bene».
È un problema, quello del vandalismo, che insegue le piscine milanesi non da oggi.
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