Venticinque anni, iscritta all'ultimo anno di Psicologia dello Sviluppo, Giulia Folloni è coordinatrice del movimento dei Giovani di Forza Italia a Milano. Nella due giorni di kermesse i giovanissimi hanno riempito la sala con le t-shirt blu col simbolo del partito e rappresentano il futuro.
Come si è avvicinata alla politica?
«La mia carriera politica, se così si può chiamare, è iniziata nel 2019 come militante. Poi c'è stato il lockdown e purtroppo in quel periodo è stata dimezzata. L'esperienza nasce un po' per passione familiare. Mio nonno Eugenio Folloni era consigliere di Zona, mio cugino pure, anche se con la Lega, sicuramente in famiglia non si è mai stati reticenti sui temi politici. E a scuola ho avuto professori che hanno molto stimolato il mio interesse. Nel tempo ho deciso effettivamente di avvicinarmi alla politica».
Si è già candidata?
«Ho provato a farmi eleggere nel Municipio 7 alle scorse Comunali ma non è andata bene. Ma sbagliando si impara, ed ero veramente fresca».
Da quando è coordinatrice milanese?
«Ho proseguito la militanza, sono diventata vice e dal 27 dicembre ho assunto l'incarico».
In passato ci sono state anche uscite in polemica dal partito da parte di esponenti giovani che non si sono sentiti valorizzati, pensa che ci siano spazio e ruoli per voi?
«In realtà la situazione stia cambiando un po' in tutti i partiti e Fi è veramente meritocratica. Ovvio che dobbiamo saperci ritagliare anche noi i nostri spazi. Le cose vanno a doppio senso, noi possiamo pretendere ma altri pretendono da noi, poi chi merita avanza».
Tantissimi under 35 alla kermesse, arrivati da tutta Italia, è quasi una novità rispetto a manifestazioni del passato.
«In realtà non mi meraviglia, Fi Giovani è sempre stato un movimento grande rispetto anche agli altri giovanili. Sicuramente oggi il partito attrae perchè è una valida alternativa nel contesto del centrodestra, dove ci distinguiamo rispetto a forze più conservatrici, sicuramente da una sinistra che va sempre più a sinistra e da un progetto del Terzo Polo che è fallito. Berlusconi ovviamente ha una forza importante».
Quali iniziative avete in programma in città?
«Stiamo facendo una grande battaglia sulla sicurezza, ci trovate a fare banchetti il sabato e la domenica. E lancerò una campagna per il recupero del patrimonio storico e artistico, adesso si discute del caso clamoroso del glicine a rischio in piazzale Baiamonti ma anche Casa Petrarca in zona Baggio e una cascina storica nel Municipio 2 sono state lasciate totalmente abbandonate dalla giunta Sala».
Ecco, come giudica l'operato della giunta Sala?
«Sta riducendo Milano a una città che non è quella che conoscevamo. Poi vedo la sinistra impuntarsi su temi inutili, penso all'assessore che ha cambiato la targhetta del suo ufficio con la scritta assessora. Va bene, ma le azioni per combattere certi fenomeni poi sono altre».
In questi giorni una studentessa ha dormito in tenda davanti al Politecnico per protestare contro il caro affitti, cosa ne pensa?
«É un tema
delicato perchè se il mercato va in una certa direzione non possiamo controllarlo. Ma è un problema ovviamente, soprattutto per le migliaia di studenti che arrivano per studiare qui, e faremo presto un dibattito su questo».
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