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Acerbi assolto, basta al moralismo puritano. Le parole della settimana

Le parole della settimana: l'antropocene non esiste, il moralismo puritano, le molestie e l'adulterio, la carta dei valori conservatori, Acerbi assolto, l'Italia non è razzista, il Dantedì, le ultime parole di Silvio Berlusconi

Acerbi assolto, basta al moralismo puritano. Le parole della settimana

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Proviamo a dare un po' di colore poetico alle notizie in bianco e nero che circolano sul web, di seguito alcuni dei fatti più cliccati della settimana visti attraverso un filtro a colori

L'antropocene non esiste

E così l'antropocene non c'è, stando almeno all'Unione Internazionale delle Scienze Geologiche. I catastrofisti da anni stavano tessendo una trama narrativa intorno all'idea che noi umani siamo diventati così invasivi da caratterizzare l'intera era geologica, bene, questa narrazione da ora perde di ogni fondamento. Ed è una bella notizia. Non perché l'inquinamento non sia un problema da risolvere, né perché gli umani non inquinino, ma perché si toglie un appoggio scientifico all'idea che l'essere umano sia il problema, anzi, sia il cancro della terra, idea chiave dell'ideologia autodistruttiva che si è impadronita dell'Occidente. Quindi, addio antropocene.

Il moralismo puritano, le molestie e l'adulterio

Ogni giorno le cronache raccontano di uomini accusati di violenze o molestie sessuali, alcuni vengono condannati, altri assolti dopo la crocifissione mediatica. Ma per capire perché questo succede bisogna guardare alla capitale del mondo, l'America e al suo moralismo puritano. È infatti di questi giorni la notizia che a New York stanno discutendo se smettere di considerare l'adulterio un reato, perseguibile con il carcere. Visione antropologicamente opposta a quella mediterranea e cattolica di cui è intriso il nostro paese

La carta dei valori conservatori

Sotto lo sguardo placido di San Benedetto il gruppo dei conservatori e riformisti al Parlamento europeo ha scritto una carta dei valori conservatori: dodici punti che ribadiscono alcuni dei valori fondanti del pensiero conservatore: la tradizione, il ruolo degli stati nazionali, le radici classiche e cristiane, la famiglia, l'ambientalismo umanista, il diritto alla vita. Colpisce che siano i conservatori a dover sottolineare la necessità di una pluralismo di pensiero in Europa e che siano loro a denunciare il wokismo e le teorie di genere, ideologie aliene che dovrebbero essere smascherate anche dal pensiero progressista. Un po' di luce in più non guasterà.

Acerbi assolto, l'Italia non è razzista

E a proposito di ideologie d'Oltreoceano che provano ad attecchire anche da noi, alla fine Acerbi è stato assolto. Ciò che colpisce non è la sentenza in sé, ma il clamore che questa vicenda ha generato. Che possa avere offeso Juan Jesus è possibile, non ci sono prove, ma perché un insulto che tira in ballo il colore della pelle dovrebbe essere considerato più grave di un altro insulto, magari uno di quelli che come spesso accade tirano in ballo le madri? Il pensiero unico vorrebbe creare un'emergenza razziale nel nostro paese, che essendo un miscuglio un po' bastardo di mille razze, razzista proprio non può essere.

Il Dantedì

Questa settimana si è ricordato Dante con il suo “Dantedì”, iniziative a Firenze, a Ravenna conferimenti dell'Alloro di Dante di Rinascimento poetico ed eventi in tutta Italia. A distanza di sette secoli i segreti umani e divini contenuti nella Commedia continuano a risuonare in tutto il mondo. Se solo gli italiani leggessero con maggiore consapevolezza Dante tutto sarebbe diverso. Forse. O tutto sarebbe uguale, ma con maggiore consapevolezza. Viva Dante.

Le ultime parole di Silvio Berlusconi

Parlando di versi poetici, non si può rimanere indifferenti di fronte alle parole di Silvio Berlusconi rivolte alla figlia due giorni prima di morire e contenute nella prefazione al libro di Paolo Del Debbio: “Vedi, Marina, la vita è così: vieni, fai fai fai... e poi te ne vai”. Davanti agli occhi scorrono le immagini delle imprese e delle attività dell'uomo che non ha solo governato l'Italia, ma di cui ha incarnato lo spirito più profondo e con esse una grande domanda di senso.

Eppure, anche di fronte a questo dubbio esistenziale profondo e sanguinante, in quelle parole personalmente leggo un verso poetico che rimanda al nulla e al tutto e a quel grande mistero che sta dietro alla poesia.

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