
Un piccolo asteroide ha sfiorato la Terra lo scorso 1° ottobre, passando a una distanza sorprendentemente ravvicinata: appena 428 chilometri dalla superficie, all’altezza delle orbite tipiche della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). La particolarità? L’oggetto celeste è stato scoperto solo alcune ore dopo il suo transito, evidenziando le sfide ancora aperte nella sorveglianza dei corpi minori del sistema solare.
Scoperta postuma grazie alla Catalina Sky Survey
L’asteroide, denominato 2025 TF, ha un diametro stimato tra 1 e 3 metri. È stato individuato grazie al programma astronomico Catalina Sky Survey, con sede in Arizona (USA), specializzato nell’individuazione di oggetti potenzialmente pericolosi vicini alla Terra (NEO – Near Earth Objects).
Il rilevamento è avvenuto solo dopo il sorvolo del nostro pianeta, avvenuto alle 2:47 (ora italiana) sopra l'Antartide, e la sua osservazione è poi proseguita grazie al telescopio dell’Osservatorio Las Cumbres, a Siding Spring, in Australia, coordinato dall’Ufficio per la Difesa Planetaria dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea).
Nessun pericolo reale, ma un segnale d’allarme
Nonostante la distanza estremamente ridotta, l’asteroide non ha rappresentato un pericolo, come sottolineano gli esperti dell’ESA: “Oggetti di queste dimensioni non costituiscono un rischio significativo. Se dovessero entrare nell’atmosfera terrestre, al massimo genererebbero bolidi luminosi e, in rari casi, potrebbero dare origine a piccoli meteoriti al suolo”.
Il silenzio della NASA per lo shutdown
In un momento in cui la NASA è in silenzio pubblico a causa dello shutdown governativo negli Stati Uniti, non sono state rilasciate dichiarazioni
ufficiali. Tuttavia, il Center for Near-Earth Object Studies (CNEOS) ha aggiornato le informazioni sull’asteroide, confermando che 2025 TF non tornerà a passare vicino alla Terra prima dell’aprile 2087.