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"Basta sottomissione". In stazione a Londra compare il messaggio islamico

Sul tabellone principale degli orari dei treni della stazione King's Cross di Londra è comparso il "messaggio" del profeta: "Celebrare la diversità e l’inclusione"

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Il 2024 si sta dimostrando l'anno in cui, in nome dell'inclusione, si sta cedendo il passo all'espansione dell'Islam. Nelle scuole, in Italia come in Europa, i dirigenti chiedono che nelle classi non si consumino bevande e cibi come forma di rispetto degi studenti musulmani e, addirittura, si arriva a proporre un giorno di vacanza per celebrarne la fine. Diverse città europee sono addobbate con le luminarie dedicate ai simboli dell'Islam che, per una coincidenza beffarda del destino, saranno accese anche nei giorni in cui l'Europa celebra la settimana santa e la Pasqua. Una provocazione? No, piuttosto un indicatore di quello che sta diventando un'Europa che, in nome dell'integrazione per come la intendono i progressisti, ossia abdicazione alle "nuove" culture islamiche, sta perdendo le sue radici tradizionali.

Ma anche al di fuori dei confini dell'Unione europea, nel Regno Unito, la situazione sembra essere la stessa. Anche il Paese che più di qualunque altro ha fatto della tradizione la sua bandiera e che, ostinatamente, si regge sulla dinastia reale più antica del mondo, sta cedendo il passo a una evidente islamizzazione, come dimostrano gli annunci comparsi sui tabelloni di una delle principali stazioni ferroviarie di Londra, quella di King's Cross, dove è stato inserito l’hadith del giorno, ovvero una delle comunicazioni orali di Maometto, oltre gli orari delle preghiere.

"Su uno degli schermi principali della stazione di King's Cross, accanto all'elenco degli orari dei treni, è stato mostrato il messaggio che recitava: 'Il Profeta Maometto disse: Tutti i figli di Adamo sono peccatori, ma i migliori tra i peccatori sono quelli che si pentono spesso'. La società che gestisce la stazione si era giustificata inizialmente alla solita maniera: siccome tanti lavoratori sono musulmani, allora quel messaggio avrebbe dovuto celebrare la diversità e l’inclusione", spiega Silvia Sardone, europarlamentare della Lega. Una spiegazione data dalle scuole, così come dalle amministrazioni che hanno acconsentito alle luminarie, Londra compresa.

"Questa è sempre la stessa retorica buonista che ci sta portando a un arretramento culturale senza precedenti. Alla fine, però, grazie anche ai commenti giustamente indignati per questa disparità di trattamento, la propaganda islamica è stata rimossa", prosegue Sardone, che sottolinea come sia preoccupante che dalle Capitali europee arrivi il messaggio che "l’islamizzazione dell’Europa procede spedita con la complicità dei progressisti che vogliono cancellare le nostre radici, i nostri simboli, i nostri valori. In una parola: vogliono demolire la nostra storia.

Basta sottomissione".

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