Quella "Belva" di Balotelli: "Io e Mou testa di c., le banane razziste, il calcione di Totti"

Super Mario show intervistato dalla Fagnani. Che non invecchia mai: a 34 anni suonati, parla come quando ne aveva 18

Quella "Belva" di Balotelli: "Io e Mou testa di c., le banane razziste, il calcione di Totti"
00:00 00:00

Mario Balotelli non invecchia mai. Nel senso che, a 34 anni suonati, parla esattamente come quando ne aveva 18. E la circostanza non gioca a suo favore considerato che da 18enne, 19enne, 20enne, 21enne e via crescendo (ma solo anagraficamente) di sciocchezze ne diceva e faceva tanti. L’età della maturità ormai è trascorsa da un pezzo, ma per SuperMario la maturità - quella dei comportamenti - non è ancora arrivata. Balo continua a rimanere nel luna park di una giovinezza baciata dalla fortuna (talento e denaro) ma anche frustrata dall’incapacità di diventare un campione vero. E avere, idealmente, tatuata sulla pelle la scritta «Promessa Mancata!» non è che sia una gran soddisfazione professionale e neppure umana. Chi avesse ancora dei dubbi in tal senso può seguire la tragicomica intervista in onda domani alle 21.20 su Rai2 nel programma «Belve» condotto da Francesca Fagnani. A cui l’ex azzurro confessa: «Avrei potuto fare di più, ma sono felice».

E tanti suoi fan sono contenti per lui, benché non si capacitino di come il loro idolo sia riuscito a non farsi apprezzare in nessuna squadra delle tante squadre il cui ha giocato nel corso di una carriera fra alti (pochi) e bassi (tanti). Compresi quelli nel suo ultimo club, il Genoa dove ha ricoperto da titolare solo il ruolo di fantasma: «Ringrazio i tifosi che mi vogliono bene, ma ho fatto una scelta sbagliata per il tipo di società». «Scelta sbagliata», l’ennesima. «Ha un’idea di dove giocherà in futuro?» chiede l’intervistatrice. E lui: «Sì, l’America. Giocherò due o tre anni prima di smettere. Sarà un trauma atletico, ma quello che ruota intorno al calcio non mi mancherà». E probabilmente neppure lui mancherà al calcio. Mario il filosofo: «Il calcio è un mondo finto. Non ho nulla da invidiare a Messi e Ronaldo, loro si massacrano di allenamenti, io no». E cosa in questo ci sia da vantarsi, lo sa solo lui. Mourinho? «Io e Mou eravamo due teste di cavolo ma come carattere lui è peggio di me!».

Il peggior fallo subìto? «Da Totti. Gli ho scritto: perché mi hai dato un calcio? E lui: “manco ti ho preso bene...”». Sul fallimento dell’Italia ai Mondiali 2014 gli viene chiesto: «È stato lei un po’ il capro espiatorio?», e Balotelli risponde: «Si gioca in undici. Tanti sono grandi e grossi ma si nascondono facilmente…». Offese razziste nei suoi confronti con tanto di lancio di banane: «Non lo rifaranno, penso se lo ricordino!».

Scaramanzia: «Ho paura degli spiriti, una volta ho addirittura cambiato casa». E sulla storica esultanza nel 2012 con i muscoli tesi, confessa: «È stata una tamarrata!». Fine dello show. Ma non sarà l’ultimo. Mario, ad majora.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica