Festival di Sanremo

"Bonus speciali al FantaSanremo". L'Ue in crisi si aggrappa al Festival

Per promuovere l'importanza del voto in vista delle prossime europee, il Parlamento Ue lancia un'operazione simpatia che passa da Sanremo. Ecco di cosa si tratta

"Bonus speciali al FantaSanremo". L'Ue in crisi si aggrappa al Festival

Ascolta ora: ""Bonus speciali al FantaSanremo". L'Ue in crisi si aggrappa al Festival"

"Bonus speciali al FantaSanremo". L'Ue in crisi si aggrappa al Festival

00:00 / 00:00
100 %

Di questo passo, s'inventeranno un televoto pure per le prossime europee. O chiederanno ad Amadeus di annunciare i vincitori delle elezioni in diretta tv. Sempre a notte fonda, per tenere alta la suspense. Si scherza, ovviamente, ma non troppo. Per rimediare alla crisi di fiducia da cui è colpita, sembra infatti che l'Unione Europea abbia deciso di votarsi al santo mediaticamente più forte: Sanremo (che poi, un vero santo non lo è nemmeno).

In occasione della kermesse canora in corso fino a sabato, l'Ufficio del Parlamento Europeo in Italia ha promosso una serie di iniziative per sollecitare l'importanza del voto in vista delle consultazioni dell'8 e 9 giugno prossimi. L'operazione simpatia è già partita e questa sera coinvolgerà anche gli iscritti al Fantasanremo. Gli appassionati al gioco virtuale che accompagna parallelamente la rassegna canora, infatti, solo per oggi riceveranno un "bonus speciale" di 20 punti per ogni artista in gara che si presenterà sul palco con una matita, simbolo della democrazia e del diritto di voto.

La genialata (si fa per dire) è stata rilanciata dallo stesso Parlamento Europeo sull'account social italiano. "Ricorda al tuo cantante preferito di portare una matita sul palco perché se vince la democrazia vinciamo tutti!", si legge poi sul sito dell'istituzione Ue in merito all'iniziativa, che sarà accompagnata anche da una serie di hashtag.

Mentre nelle piazze di mezza Europa gli agricoltori protestano contro i diktat green di Bruxelles, l'Ue tenta la "ruffianata" giovanilistica approfittando del carrozzone sanremese e del popolare gioco a portata di smartphone. Ma l'impressione è che purtroppo non basterà. In un sondaggio della scorsa primavera, la fiducia dei cittadini italiani nei confronti dell'Ue era scivolata ai minimi: secondo le stime di Demos, solo il 38% degli intervistati dichiarava di confidare nelle istituzioni europee. A nutrire maggior scetticismo verso l'Europa, in particolare, erano risultati i giovani-adulti ormai avviati alla carriera lavorativa e impegnati a costruirsi un futuro. Nella fascia 30-44 anni, solo il 32% del campione si dichiarava fiducioso verso l'Ue.

A pesare su quel giudizio erano stati probabilmente gli scandali giudiziari a Bruxelles, ma anche le mancate risposte su temi scottanti come le migrazioni. Per non parlare delle controverse norme green calate dall'alto con massima soddisfazione dei partiti progressisti. In quel caso, a cantarle all'Europa erano stati i cittadini. Ora, attraverso il Festival della canzone, il Parlamento Europeo cerca di invertire l'opinione a colpi di campagne istituzionali e di accordi con il Fantasanremo, gioco peraltro è gestito da una società privata che non ha nulla a che fare con l'evento televisivo organizzato dal servizio pubblico (e anche su questo si potrebbero muovere legittime osservazioni).

Le elezioni di giugno di avvicinano e i nodi dell'affluenza elettorale a rischio vengono al pettine: l'operazione simpatia che passa dall'Ariston mette già un certo euro-magone.

Commenti