Caos Microsoft, problemi negli aeroporti: quali sono le compagnie rimaste a terra

In tutto il pianeta sono almeno 1.400 i voli che non sono partiti a causa del down dei sistemi informatici, 45 in Italia

Caos Microsoft, problemi negli aeroporti: quali sono le compagnie rimaste a terra
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Aeroporti bloccati e aerei fermi in pista in tutto il mondo. Il problema informatico registrato dalla piattaforma Microsoft in conseguenza di un errore nei sistemi CrowdStrike, sta avendo gravissime ripercussioni planetari, soprattutto nei sistemi di movimento. Negli Stati Uniti le reti ferroviarie e le metropolitane di Washington Dc sono bloccate, così come quelle di tutta la Gran Bretagna. Ma sono gli aeroporti a subire le conseguenze più gravi. Dall'Europa agli Stati Uniti, passando per l'Oriente, si registrano stop diffusi. Solo la Cina, come dichiarato dalla tv di Stato, non avrebbe subito conseguenze. Molte compagnie hanno deciso di lasciare a terra tutti i loro aerei, altre stanno cercando di limitare i danni effettuando operazioni manuali.

American Airlines, Delta e Ktm hanno deciso di lasciare a terra tutti i loro aeroplani durante il caos, bloccando atterraggi e decolli da pressoché tutti gli aeroporti del pianeta. La decisione a fronte dell'impossibilità di controllare i sistemi di imbarco e sbarco, gestione bagagli e check-in dei passeggeri. Si sono formate enormi code negli aeroporti di tutto il mondo, in particolare negli Stati Uniti, dove alcuni passeggeri hanno denunciato di essere rimasti per oltre 10 ore in attesa senza avere alcuna informazione.

Le immagini che sono arrivate dagli aeroporti mostrano persone di ogni età addormentate sui pavimenti in attesa di poter salire sui propri voli. All'aeroporto di Amsterdam Schipol e da quello di Los Angeles sono arrivate diverse segnalazioni di passeggeri che hanno mostrato le immagini del loro aeromobile bloccato in pista per ore, sotto il sole cocente, in attesa che ai piloti venissero fornite informazioni sul da farsi. L'aeroporto di Zurigo ha bloccato tutti i voli in atterraggio e quello di Berlino da questa mattina ha deciso di chiudere anche i decolli.

In Italia i disordini sono stati meno gravi, in particolare nello scalo di Bergamo-Orio al Serio, dove per evitare gravi disagi è stato messo in opera il sistema di gestione locale Local Dcs, che ha limitato i danni, anche se anche qui si sono registrati ritardi e cancellazioni, pur se contenuti. "Ita Airways comunica che è in corso un problema generalizzato a livello mondiale sui sistemi informatici che sta causando importanti disservizi al trasporto aereo con conseguenti ritardi e cancellazioni. La compagnia sta lavorando per limitare al massimo i disagi dei passeggeri", si legge in una nota di Ita.

Aeroitalia le fa eco: "A causa di un guasto informatico globale verificatosi oggi, anche i nostri sistemi sono stati coinvolti. Il nostro team sta lavorando per ridurre al minimo i disagi e garantire il miglior servizio possibile ai nostri passeggeri". I disagi maggiori si sono registrati negli aeroporti di Torino, Milano e Roma: nel nostro Paese sono stati cancellati complessivamente 45 voli.

In tutto il mondo, invece, sono almeno 1400 gli aerei rimasti a terra. Gli utenti potranno chiedere il rimborso alla propria compagnia aerea, almeno in Europa e nel Regno Unito, in funzione delle regole europee in merito.

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